LA CONDANNA A MORTE DI GESU’

35. LA CONDANNA A MORTE DI GESU’

I. Pilato continuava a scusarsi con i Giudei di non poter condannare a morte l’innocente Gesù. Allora essi lo spaventarono dicendogli: Se liberi costui, non sei amico di Cesare! (Gv 19,12). Così il misero giudice, accecato dal timore di perdere i favori di Cesare, dopo aver più volte riconosciuto e dichiarato Gesù innocente, alla fine lo condannò a morire crocifisso: Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso (Gv 19,16). […] […]

ECCO L’UOMO

34. ECCO L’UOMO!

I. Pilato, nel vedere il Redentore ridotto in uno stato compassionevole, pensò che la sola visione di lui avrebbe impietosito i Giudei. Perciò lo condusse sulla loggia e lo mostrò al popolo insanguinato e coperto di piaghe, dicendo: “Ecco l’uomo” (cf, Gv 19,4-5). Egli voleva dire: “Ecco l’uomo che voi avete accusato e che pretendeva di farsi re. Io l’ho condannato ai flagelli, benché innocente, per piacere a voi […] […]

LA CORONAZIONE DI SPINE

33. LA CORONAZIONE DI SPINE

I. Appena terminata la flagellazione, quei barbari soldati, istigati e corrotti con denaro dai Giudei, come asserisce san Giovanni Crisostomo, sottopongono il Redentore a una nuova specie di tortura. Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono intorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra (Mt 27,27-29). […]

FLAGELLAZIONE DI GESU’

32. LA FLAGELLAZIONE DI GESU’

I. Vedendo che i Giudei continuavano a gridare contro Gesù, Pilato, ingiustissimo giudice, lo condannò ad essere flagellato: Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare (Gv 19,1). In questo barbaro modo l’iniquo giudice pensò di guadagnargli la compassione dei nemici e di liberarlo così dalla morte: Lo castigherò severamente, disse, e poi lo rilascerò (Lc 23,22). La flagellazione era il castigo degli schiavi. […]

GESÙ LEGATO E CONDOTTO DA CAIFA

30. GESÙ LEGATO E CONDOTTO DA CAIFA

I. Il nostro Salvatore a mani legate viene condotto prima alla casa di Anna, poi a quella di Caifa. Qui Gesù, interrogato da quel maligno sui suoi discepoli e sulla sua dottrina, rispose che non aveva parlato in segreto, ma in pubblico, e che gli stessi che gli stavano intorno sapevano bene ciò che aveva insegnato: Ho parlato apertamente…; ecco essi sanno che cosa ho detto (Gv 18,20-21). […]

DISPREZZO E ABBANDONO DI GESU’

29. IL DISPREZZO E L’ABBANDONO DI GESU’

Secondo il Bellarmino i disprezzi fanno soffrire gli spiriti nobili più dei dolori del corpo. Questi infatti affliggono la carne, mentre i disprezzi affliggono l’anima che, essendo più nobile del corpo, è più sensibile al dolore. Nessuno avrebbe potuto immaginare che il personaggio più nobile del cielo e della terra, il Figlio di Dio, venendo nel mondo a farsi uomo per amore degli uomini, sarebbe stato trattato con vituperi e ingiurie, come l’ultimo e il più disprezzato tra gli uomini! (cf. Is 53,2-3). […]