Categoria: Eventi alfonsiani

16 gennaio
Ogni verità rivelata narra a noi la gloria di Dio e nello stesso tempo ci manifesta quale e quanto amore Egli abbia per noi… Egli manifesta a noi le dovizie della sua grazia per arricchircene. Ci rivela i tesori della sua gloria beata per rendercene un dì partecipi. Sotto i veli della fede ci annunzia profondissimi misteri, i quali sono altrettanti tesori per le anime nostre. Al credente, ogni mistero è un mondo di luce, di grazia e di bellezza: l’intelletto è illuminato e soddisfatto; la volontà accesa e sazia; ed il suo cuore ama ed arde.
(P. Giuseppe Leone, Meditazioni sull’Imitazione di G.C. ad uso del Congreg. del SS. R. – parte I sez. 3 medit. I Arch. Prov. Redentoristi Nap. – Fondo Postulazione, Ms.)

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15 gennaio
Dobbiamo noi cattolici da una parte ringraziare continuamente Iddio per averci dato questo gran dono della fede, aggregandoci tra i figli della Santa Chiesa e dall’altra dobbiamo con umiltà sottomettere le nostre menti alle verità della fede quali umili e semplici bambini. (S. Alfonso, in Berruti “Lo Spirito di S. Alfonso“, cap. X, – Napoli 1873, p.89) […]

14 gennaio
“Quando entri in Chiesa ravviva la fede come entrassi in cielo e come salissi sul Calvario e ti trovassi presente alla Passione e Morte del tuo Signore. E con questo pensiero attuato, vivo, e messo va in Chiesa, dimora in Chiesa, esci di Chiesa”. (Beato Gennaro Sarnelli, 1702-1744 – Il Cristiano diretto: regolamento terzo, parag. 1 – Napoli 1850 – Andrea Festa). […]

13 gennaio
La debolezza della nostra fede è la sorgente di tutti i nostri desideri terreni, vani, inutili o viziosi delle cattive inclinazioni alle quali cediamo, delle nostre tristezze, dei nostri turbamenti, in una parola è essa che ci rende la perfezione non solamente difficile ed amara ma anche impossibile. (Ven. P. J. A. Passerat 1858, in Goutron,  op. cit. pag. 104). […]

 12 gennaio
L’uomo che ha la fede possiede gli stessi beni degli eletti del cielo: questi beni egli non li vede ma glieli dà la certezza della fede. Possiede il buon Dio, perché è penetrato della sua presenza attorno a lui ed in lui: gli parla, lo ascolta, lo loda, lo adora. Possiede Gesù Cristo, sa che sta nel Tabernacolo, parla con lui e vive con lui. Allo stesso modo possiede la Santa Vergine, gli Angeli e i Santi. In una parola la sua conversazione è in cielo. Tale è l’ufficio della fede: essa ci conduce verso la visione beatifica facendoci cominciare a conoscere senza vederle le meraviglie che vedremo più tardi (P. Achille Desurmont,  1828-1898,  in George, Vie du Père Desurmont). […]

11 gennaio
“Quanto è più grande l’amore di un’anima verso Gesù Cristo tanto è più ferma la sua fede. Il buon ladrone, vedendo il Redentore che stava sulla Croce morendo senza aver fatto male e pativa con tanta pazienza, cominciò ad amarlo; preso da questo amore e illuminato poi dalla divina luce, credè essere Egli veramente il Figlio di Dio, e quindi Lo pregò di ricordarsi di lui quando fosse giunto al suo regno”. (S.Alfonso, 1 – Pratica di Amar Gesù Cristo, Capo XV, n. 1 Edizione Critica delle Opere Ascetiche Roma 1933, Volume I, p. 134) ). […]

10 gennaio
“Se avessimo viva fede, conosceremmo che la persona che ci fa soffrire altro non è che un bastone nelle mani di Dio nostro Padre, che ci mortifica per nostro bene; e ce ne sapremmo approfittare. (P. Sarnelli,  Il mondo riformato, Vol. I, p. II trat. 1, lez. 10 – Napoli 1849). […]