Calabrese Michele senior redentorista

P. Michele Calabrese senior (1914-1967) – Italia.

Stamattina, 2 marzo 1967, dalla Tomba di S. Gerardo è volato al cielo il carissimo P. Michele Calabrese.Di cinquantatré anni appena, ha consumato la sua giornata terrena.
Giovane di ferme convinzioni religiose e spirituali si dedicò con tutta la forza della volontà per riuscire un vero figlio di S. Alfonso.
Esatto nell’osservanza della Regola e di buono spirito, i Superiori lo impegnarono per vari anni all’ufficio delicato di Socio dei Novizi e poi di Confessore degli Aspiranti.
Colpito da grave inguaribile morbo, dovette smettere, per divenire un paziente esemplare.
Da un decennio è stato un vero Lazzaro di infermità e di continue sofferenze. Abbandonato alla volontà di Dio, tra Ospedali e Medici, ha dato esempio di rassegnazione, di pazienza, sopportando tutti i fastidi della invincibile malattia con grande spirito di sacrifizio.
E pure tra tante sofferenze ha cercato di rendersi utile nel Santuario di S. Gerardo, nella tregua dei suoi dolori.

P. Vincenzo Carioti
Superiore Provinciale

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Profilo tratto da
Nella luce di Dio, Redentoristi di ieri.
del P. Francesco Minervino, Pompei 1985

P. Michele Calabrese, di ferme convinzioni religiose e spirituali si dedicò con tutta la forza della volontà per riuscire un vero figlio di S. Alfonso, accettando le numerose infermità incontrate nella sua vita.

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Altro profilo 

Il P. Michele Calabrese senior nasceva a Pagani il 23 ottobre 1914, professava la vita religiosa nella Congregazione del SS. Redentore il 29 settembre 1932 nella casa di Ciorani, e veniva ordinato sacerdote il 18 ottobre 1938. Fu educato e formato alla spirito religioso all’ombra della tomba di S. Alfonso, frequentando col suo ottimo genitore la Basilica del Santo.
Accanto alla tomba di S. Gerardo in Materdomini volava al cielo il 2 marzo 1967. Di spirito semplice e tenace è vissuto in una rettitudine assoluta, che rasentava lo scrupolo. Fedele osservante della Regola, cercava di evitare il minimo difetto. Fu socio dei Novizi a Ciorani, e Confessore degli Aspiranti a Lettere. La preghiera era l’alimento del suo spirito. Delicato di animo, era obbediente, docile, sottomesso.

Con eroico spirito di sottomissione alla volontà di Dio e di sacrificio continuo ha sopportato, quasi con gioia, la terribile malattia che lo ha consumato a poco a poco.
Ora riposa nel cimitero di Pagani, nella cappella della Comunità, accanto al fratello P. Giovanni, che lo ha preceduto da anni nel cielo.
Periodico S. Alfonso, anno 1957, pag. 49.

P. Michele Calabrese in una foto del 1954: di buono spirito religioso, i Superiori lo impegnarono per vari anni all’ufficio delicato di Socio dei Novizi e poi di Confessore degli Aspiranti.


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