(◊ in Francia ) Fratello Pierre Busser (1823-1874) (Ω in Francia)
Fratello Pierre Busser. Avon, 1874.
Nato il 1° dicembre 1823 a Freybouse (Mosella), Fratello Pierre entrò in Congregazione a Téterchen.
Da secolare, faceva il falegname, in comunità divenne poi responsabile dei lavori. Si fece notare in tutta la vita per la tenacia, la devozione senza limiti per il lavoro, che fu anche la causa principale della malattia.
Lavorava letteralmente dal mattino a sera, sudava, si stancava e non si inquietava mai. Durante i quindici anni che trascorse a Téterchen, impiegò nella costruzione un zelo impossibile da descrivere.
Non sopportava che un Fratello laico lavorasse svogliatamente. Diceva ai confratelli: «Ma, caro Fratello mio, non mangiate voi il pane della Congregazione?».
Rivelava il suo cuore di oro, esprimendo la pena o la gioia per le prove o la prosperità della famiglia religiosa. Innamorato della povertà, si informava sul prezzo delle cose e diceva talvolta: «Questo non lo prenderò più, costa troppo caro».
Dotato di un carattere bilioso, irascibile all’eccesso, talvolta se ne dimenticava; ma, dopo generosi sforzi, diventò di una dolcezza incredibile. “Come è cambiato Fratello Pierre”, si diceva.
Ricevendo l’estrema unzione davanti alla comunità riunita, diceva ancora: «Perché fate tante cose per me? La comunità viene a pregare per me e per un piccolo Fratello quale sono io».
Fratello Pierre morì vittima del suo attaccamento alla Congregazione.
—«Zelus domus tuae comedit me». Sal. 68.
Professione: 8 settembre 1854.