Fratello William Brytan, C.Ss.R. 1919-1984 – Canada .
Fratello William Brytan, C.Ss.R. 1919-1984.
Dati ufficiali
- Cognome = Brytan (Orbis scrive Britton e lo qualifica come padre e non fratello)
- Nome = William
- Nazionalità = Canada – (Provincia di Toronto)
- Nato = 25-Dic-1919
- Morto = 14-Dic-1984
- Professione = 02-Ago-1940
Il redentorista Fratello Coadiutore W. Brytan nacque a Montreal (Canadà), da genitori ucraini.
Nel 1939, all’età di 20 anni, lasciò il collegio per diventare fratello redentorista.
Dopo il noviziato, svolse diversi uffici in molte Case; ma fino al 1969 non ha potuto vedere mutarsi in realtà una sua grande aspirazione.
A causa di un incidente egli cominciò a balbettare difettosamente; molti credevano che questo difetto doveva portarselo fino alla morte, ma non avevano fatti i conti con l’impegno, lo studio e lo spirito di osservazione di Fr. Brytan.
Gli è costato molto, ma, alla fine, dopo 21 anni, è riuscito a superare questo difetto nel parlare.
Queste circostanze della sua vita lo costrinsero a pensare sempre di rendersi utile a coloro che presentano anomalie nel linguaggio, che sono poi più numerosi di quello che si potrebbe pensare.
Negli Stati Uniti vi sono più di 12.000.000 di balbuzienti ed aumentano in ragione di 20.000 all’anno. Con il trasferimento a Toronto nel 1969, ebbe l’occasione di esercitare il suo apostolato favorito.
La sua proposta di aprire scuole serali per la correzione dei difetti nella parola, al modico prezzo di 10 dollari a persona, fu accettata. In questa maniera furono aperte le prime scuole per balbuzienti adulti del Canadà.
Il Fratello faceva scuola 4 volte alla settimana in due istituti di Toronto. Cominciò con 30 alunni di età tra i 18 e i 55 anni. In privato poi curava altri 20 alunni.
Fratello Brytan è stato un’autorita in materia; ha letto tutta la letteratura che ha scoperto su questo problema. Il “Daily Star” lo ha intervistò e pubblicò un ampio reportage sulla attività.
Altri progetti coltivati e in parte realizzati furono la fondazione a Toronto di un “Centro di Terapia” per i balbuzienti. Egli era convinto: se dispongono di simili centri i ciechi, gli alcolizzati e i drogati, perché non si poteva pensare ai balbuzienti?
Morì a 65 anni.
Il breve profilo è tratto da Orbis, Anno 3, n. 17 (1970-settembre),
pp. 87-88.
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