Betrò Bruno redentorista

P. Bruno Betrò (1940-1970) – Italia.

Il giorno 11 febbraio 1970, alle 9,30, nella nostra casa di Lettere, rendeva la sua bell’anima al Signore il P. Bruno Betrò. Era il giorno della Madonna di Lourdes, proprio il giorno che egli aveva predetto varie volte. Molti mesi prima, ben cosciente del suo precario stato di salute, si era inginocchiato fiducioso davanti alla Vergine dei Pirenei e le aveva chiesto la grazia della guarigione o quella di una santa morte. Gli è stata concessa la seconda.
Per la nostra famiglia religiosa, certamente, questo è un gran dolore, ma nello stesso tempo è per noi un alto richiamo alla bellezza e sublimità della nostra vocazione ed una esortazione a viverla pienamente.

Nato a S. Andrea Jonio il 12 settembre [12 novembre, precisa la sorella] 1940, P. Bruno Betrò diresse, fin da piccolo, i suoi passi verso la Congregazione che, nel suo paese natale, ha una casa che si è sempre distinta per l’attività missionaria. Dopo i corsi ginnasiali, frequentanti nella scuola missionaria di Lettere, e il Noviziato, passato in Ciorani, emise la professione religiosa il 29 settembre 1958. Compiuti gli studi liceali e teologici, prima a S. Angelo a Cupolo e poi nel nuovo studentato di Colle S. Alfonso, a Torre del Greco, fu ordinato sacerdote il 19 marzo 1966.

I Superiori, valutandone le doti intellettuali e morali, lo stimarono degno e capace di svolgere attività educativa e lo destinarono alla formazione dei piccoli missionari. Nominato Assistente a Lettere, si dedicò con impegno alla sua missione su questa terra: essere vicino ai ragazzi, viverne la vita e curarne i piccoli germi di vocazione sacerdotale e missionaria.

Collaboratore fedele e attivo del Direttore, si faceva alla opportunità portatore delle giuste istanze degli aspiranti per vederle realizzate, attirandosi così la piena fiducia dei ragazzi. Doti adeguate e impegno nel proprio lavoro facevano sperare che in lui la Provincia aveva trovato un valido formatore dei nostri aspiranti. Invece… dopo pochi mesi si cominciarono a manifestare i segni che qualcosa turbava l’equilibrio del suo organismo, che d’altra parte appariva sano e forte. Le analisi del sangue infatti rivelarono l’esistenza del terribile male della leucemia. Si cercò di tenergli occulta la cosa, ma ben presto egli se ne rese conto.

Quali siano state le sue esatte reazioni spirituali al vedersi colpito dal male non le sappiamo. Però dobbiamo riconoscere che il P. Bruno Betrò per circa tre anni ha fatto una vita normale, continuando nel suo officio di Assistente, spendendo le forze e la vita che gli restavano nella grande e sublime missione di formatore dei piccoli missionari, pur con la conoscenza e coscienza d’un male che non perdona. Questo, lo diciamo con tutta convinzione, rivela una vita interiore e una virtù non comuni. E a quale altezza di forza spirituale fosse giunto, il P. Betrò lo dimostrò poi nei mesi che passò nell’Ospedale Cardarelli, ove fu ricoverato il 24 ottobre 1969.

Il suo letto di dolore fu una cattedra dalla quale P. Betrò mostrò coi fatti come bisogna soffrire senza lamentarsi, in piena sottomissione alla volontà di Dio. Fu di esempio e ammirazione ai Confratelli, agli altri infermi, ai medici e alle suore. La sua degenza al Cardarelli si può definire una lenta agonia vissuta in serenità di animo e con piena coscienza del sacrificio a cui andava incontro.

Ormai certo della sua fine, chiese di essere portato a Lettere, ove visse gli ultimi giorni, edificando tutti. Volle rinnovare la professione religiosa, riconfermando così negli ultimi istanti la sua totale consacrazione al Signore. Poi placidamente spirò!

P. Michele Bianco
Vicario Provinciale

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Profilo tratto da
Nella luce di Dio, Redentoristi di ieri.
del P. Francesco Minervino, Pompei 1985

Il P. Bruno Betrò, di animo mite e accogliente, fine educatore di ragazzi aspiranti: ha offerto al Signore la sua vita consumata dalla leucemia a soli 30 anni e la sua morte è avvenuta nel giorno della Madonna di Lourdes.

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One thought on “Betrò Bruno redentorista”

  1. Sono la sorella di P. Bruno. Mi ha molto emozionato leggere la sua biografia anche perchè ho vissuto pienamente quegli avvenimenti. Mi permetto, però, di fare una correzione sulla data di nascita che è il 12 novembre e non settembre.

    Cordiali saluti, Teresina.

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