Barillà Domenico redentorista

P. Domenico Barillà  (1914-2002) – Italia.

Il 18  settembre 2002 è morto il P. Domenico Barillà. Con la sua dipartita scompare, nella luce di Dio, una delle figure più significative ed esemplari della nostra Provincia.
La sua presenza, il suo modo di vivere e di entrare in contatto con la gente è stato sempre segnato dal tratto tipico del redentorista autentico: accostarsi con semplicità, umiltà e sapienza a tutti per offrire a ciascuno la gioia della Copiosa Redemptio.

Il P. Domenico Barillà era nato a Napoli il 25 maggio 1914. All’età di 17 anni, il 4 ottobre 1931 emise la sua professione temporanea a Ciorani. Intraprese gli studi filosofici e teologici nello studentato di S. Angelo a Cupolo e fu ordinato Presbitero il 24 ottobre 1937.

Per le sue riconosciute qualità intellettuali e morali, fin dall’inizio della sua vita sacerdotale, i superiori destinarono il giovane P. Barillà all’insegnamento della filosofia e della teologia morale.
Successivamente gli affidarono varie responsabilità nell’ambito della formazione. Fu prima prefetto degli studenti a S. Angelo a Cupolo (1947-1950). Con l’entusiasmo dei suoi 33 anni modificò profondamente il sistema educativo, basandolo sul rispetto della persona e sulla libera dedizione al Signor e all’opera della Congregazione.

Per introdurre gli studenti nello spirito della Congregazione promosse una conoscenza più approfondita delle opere di S. Alfonso e degli scrittori Redentoristi. Anticipava i tempi, come gli accadde spesso nella sua vita, e non sempre fu compreso.
Fu ancora prefetto degli studenti al Colle S. Alfonso (1967-1969) in un clima completamente cambiato in seguito alla riforma conciliare. Il cinquantenne P. Barillà condivise pienamente lo spirito del Concilio e cercò di infonderlo nei giovani. Frattanto era stato Direttore della Scuola Missionaria Redentorista di Lettere dal 1950 al 1955 e successivamente ne divenne il Superiore fino al 1958.

Gli anni successivi lo vedono spesso a posti di responsabilità nella Provincia. Fu Superiore della comunità di Pompei (1958 –1961) dove cominciò il suo apostolato nel ministero della riconciliazione che lo caratterizzò poi per tutta la vita. Per due volte è stato Superiore della Comunità di Materdomini (1961-1967 e 1975-1978). Lo abbiamo avuto poi come Consigliere e Vicario Provinciale dal 1978 al 1981.

Tutti noi redentoristi della Provincia Napoletana  siamo riconoscenti a P. Barillà, perché ciascuno di noi in qualche modo ha usufruito del suo servizio e della sua fraterna e paterna vicinanza.

Il P. Barillà ha svolto un’attività apostolica ampia e generosa. Parroco a Materdomini e a Cava dei Tirreni, come Assistente spirituale dei Monasteri delle Redentoriste, animatore vocazionale provinciale e Maestro dei novizi.
Il P. Barillà visse con entusiasmo la stagione del rinnovamento Conciliare e, in non poche circostanze, si rese artefice di iniziative lungimiranti e coraggiose.
Seppe cogliere le provvidenziali trasformazioni richieste dalle nuove Costituzioni e Statuti della nostra Congregazione diventandone un profondo conoscitore.
Senza ancorarsi con amara nostalgia al passato, si aprì alla comprensione dei “segni dei tempi ”. Uomo di dialogo e di significative aperture, ci appare oggi come il saggio dotto del Regno di Dio che sa trarre dal suo tesoro cose nuove e cose antiche.
Un sereno ottimismo e un disincantato sguardo alle vicende del nostro tempo, ha contrassegnato gli ultimi anni della sua vita.

Dal 1987 il P. Barillà risiedeva nella comunità di Materdomini, con la preoccupazione di rendersi sempre disponibile alla celebrazione del sacramento della riconciliazione. Sebbene ostacolato dalla debole vista, mai ha tralasciato la sua fedeltà alla celebrazione della Liturgia delle Ore, dalla quale traeva energia ed alimento spirituale.
E proprio alla luce del Salmo 102 ha redatto il suo spirituale testamento lodando il Signore per i benefici ricevuti, chiedendo a tutti noi di “ricordarlo nella luce dell’infinita misericordia di Dio”.

Nella circostanza dolorosa della morte sono giunti innumerevoli atti di gratitudine e di riconoscenza al caro Confratello. La gente semplice, gli uomini di cultura e anonimi pellegrini hanno voluto testimoniare, in vario modo, i benefici ricevuti dal ministero sacerdotale del P. Barillà, con il dono del consiglio spirituale e della riconciliazione sacramentale.

La partecipazione sentita e numerosa alla celebrazione esequiale, che si è svolta presso il Santuario di Materdomini, presieduta da Mons Antonio Napoletano, è stato un gesto di cristiana riconoscenza a Dio per il dono della vita e della vocazione di P. Barillà.
Egli riposa ora nella cappella dei Redentoristi del Cimitero di Caposele. La sua preghiera ottenga dal Signore il dono di nuove e sante vocazioni alla nostra Provincia.

P. Antonio De Luca
Superiore Provinciale

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Dalla Lettera Circolare
dell’ 8 ottobre 2002

P. Domenico Barillà un anno prima della sua morte. Tutti i redentoristi della Provincia Napoletana gli sono riconoscenti, perché ciascuno in qualche modo ha usufruito del suo servizio e della sua fraterna e paterna vicinanza.

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Nonostande l'handicap di una vista molto debole, P. Domenico Barillà ha mantenuto sempre un alto livello di attività: assistente spirituale dei Monasteri delle Redentoriste, animatore vocazionale provinciale e Maestro dei novizi e confessore sempre e dovunque.

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P. Domenico Barillà nella sua permanenza a Materdomini come Superiore: è attorniato da confratelli: (sopra) : un Confratello ospite, P. Vincenzo Sparavigna, P. Alfonso Gravagnuolo, P. Ugo Perniola - (sotto) P. Gabriele Parisi, P. Francesco Pennetta, Fratello Aquilino, Fratello Paolo, Fratello Vittorio, P. Antonio Muccino senior, P. Raffaele Di Rosa, P. Alfredo Ruggiero e P. Samuele Torre.

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P. Domenico Barillà insieme al confratello P. Gaetano Romano nel Giubileo del 60 anniversario di Professione a Pagani.