62. O dolce Nome, Maria, Maria Al sacro nome di Maria. Il testo, di autore sconosciuto, appartiene alla tradizione redentorista ma non ha conosciuto una sensibile diffusione. O dolce Nome, Maria, Maria, speme e conforto dell’alma mia, col cuor sul labbro, finché vivrò: o dolce Nome, t’invocherò. Allor che l’alba rimena il giorno, allor che il sole fa in mar ritorno, ovunque stia, ovunque andrò: o dolce Nome, t’invocherò. Nel mar crudele di questa vita, se la mia nave andrà smarrita, a te mia stella mi volgerò; o dolce nome t’invocherò. Tu sei la stella che fuga i venti, che doma e placa l’onde frementi, che mille e mille navi salvò: o dolce Nome, t’ invocherò. La sospirata placida calma per te sicura godrà quest’alma: per te beato ognor sarò: o dolce Nome, t’ invocherò. Perché sia lungi timore e doglia, perché sia lungi ogni rea voglia, a te, Maria. sol penserò: o dolce Nome, t’ invocherò. Quando al confine del viver mio, a quel confine pur giunto anch’io, l’estreme voci proferirò: o dolce Nome, t’ invocherò. In quei tremendi mortali affanni, del fier nemico le insidie, i danni, per sì bel nome non temerò: o dolce Nome, t’ invocherò. (Fonte del testo: RI3 - pag. 73)