Assediati dal peccato.
Incapaci di fare il bene che vorremmo.
Mio Dio, non capisco quanto mi succede:
infatti quello che non voglio lo faccio,
mentre faccio proprio quello che non vorrei.
Sono come assediato dal peccato
che mi abita dentro.
Dio mio, sembra quasi una legge:
quando voglio far il bene,
il male mi è a portata di mano.
Trovo diletto, infatti, della legge divina
nel mio uomo interiore,
ma nelle mie membra,
scorgo un’altra legge,
in guerra con quella della mia mente
che mi fa prigioniero
delle regole del peccato
che abitano nelle mie membra.
Me infelice!
Chi mi libererà da questo corpo di morte?
Solo tu, Padre celeste,
mediante Gesù Cristo, nostro Signore.
(cf Lettera ai Romani, cap. 7,15-24)
L’esperienza personale del peccato, di fare cioè quel che il mio io migliore rigetta, prova quanto ho disperatamente bisogno di prender parte alla potenza di Cristo.
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Paul Hilsdale
Nel Signore Gesù – Preghiere dalle lettere di Paolo
ed. 2004
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