Aquino Tommaso redentorista

P. Tommaso Aquino (1866-1900) – Italia.

P. Tommaso Aquino (1866-1900)

Ebbe i suoi natali nella popolosa ed industriosa città di Atripalda presso Avellino il giorno 10 aprile del 1866 da pii ed agiati genitori.

Animato dal compaesano P. Alvino, entrò da giovinetto nella nostra Congregazione del SS. Redentore, e, compiuto con grande fervore di spirito l’anno di Noviziato, tutto commosso fece i Voti di Religione nel giorno della Purificazione di Maria Vergine e della Presentazione di Gesù Bambino nelle braccia del santo vecchio S. Simeone, 2 febbraio 1884.

In tre anni compì tutti gli studi sacri, ed il di 16 marzo 1889 poté ascendere con grande esultanza sua e di tutti all’alta dignità sacerdotale; e subito fu inviato in compagnia di altri Padri alle sante Missioni, in cui corrispose talmente alla grazia della Vocazione, che divenne in breve un ottimo e santo Missionario, addestrato a tutti i lavori apostolici, alle Istruzioni e Prediche al popolo, agli Esercizi al Clero, ed alle Monache, a Panegirici, senza mai rifiutarsi. «E’ un operaio instancabile nella vigna del Signore», diceva di lui il P. Venditti.

Per la sua modestia veniva appellato: «S. Luigi».

Che dire delle sue maniere gentili, del suo zelo, della sua carità, dell’osservanza regolare, della delicatezza di coscienza? Dovrei scrivere di lui più e più pagine. Basta dire che fra tanti bravi soggetti egli fu prescelto come Maestro dei Novizi.

Essendo destinato a portare il Libro delle Messe da celebrare per gli oblatori e pei nostri Defunti scrisse parecchie belle Necrologie, come ho fatto notare nel riportarle in queste Biografie.

In quella del P. De Blasiis scriveva:

«Il P. De Blasiis è morto in Montefalcione con le armi alla mano, combattendo da buon soldato del Signore, cioè mentre faceva colà la santa Missione. Morte invidiabile è stata la sua; e ogni Missionario deve desiderarla!».

Il buon P. Aquino la desiderò davvero una tale morte, e la ottenne; giacché egli pure morì combattendo da buon soldato di Gesù Cristo, in Siano, mentre vi doveva predicare i Carnevaletti, cioè la gloria di Gesù Sacramentato [nei giorni di carnevali], il 24 febbraio 1900.

Fu supplito subito dal P. Petrone, che curò che il cadavere fosse trasporato a Ciorani, dove si celebrarono solenni funerali.

P. Pietro Barone mi scrive da S. Angelo a Cupolo con data dell’8 giugno 1933: «P. Aquino era stimato e preso come un S. Luigi nelle Missioni. Nella Missione di Capriglia (Salerno) lo volevano collocare in una nicchia! In Missione abitò in una stanza umida; partito di là, andò a Siano (Salerno) per un corso di Quarantore, ma come vi arrivò, si pose a letto con febbre, e, dopo pochi giorni, morì di polmonite, assistito da P. Petrone, che andò a supplirlo.

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Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.2 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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Ritratto fotografico del P. Tommaso Aquino, redentorista nativo di Atripalda, morto da missionario sul campo nel 1900, mentre era in predicazione missionaria a Siano (SA).
Ritratto fotografico del P. Tommaso Aquino, redentorista nativo di Atripalda, morto da missionario sul campo nel 1900, mentre era in predicazione missionaria a Siano (SA).

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