Anzalone Vittorio redentorista

Fratello Vittorio Anzalone  (1922-1979) – Italia.

La sera del 25 maggio alle 19 circa Fratello Vittorio Anzalone ritornava alla Casa del Padre.
Era stato ricoverato qualche giorno innanzi nell’Ospedale di Eboli per disturbi cardiaci e reumatici insorti tra il 21 e il 22 dello stesso mese. Le cure mediche e la prima buona reazione dell’organismo facevano sperare bene, quando un ripetuto violento attacco, tra il 24 e il 25, destava allarme preoccupante nel Primario che seguiva il decorso del male. Fratello Vittorio, rendendosi ben presto conto dell’aggravarsi del suo stato, chiedeva e riceveva con fervore l’Unzione degli infermi e il Viatico.
Gli interventi della medicina si sforzavano ancora di strapparlo alla morte, quando verso le ore 18 si recava al suo capezzale il Superiore P. Coppola con altri confratelli. Chiese la benedizione, ebbe in cambio, con sua grande soddisfazione, ancora un’assoluzione sacramentale.
Nato a Sturno (AV) il 21 luglio 1922, si sentì chiamato ad imitare S. Gerardo e chiese di entrare nella Congregazione. Vestì l’abito religioso il 1° dicembre 1940, ed emise la prima professione il 2 dicembre 1941.
Per quasi 38 anni ha speso le sue migliori energie a servizio dell’Istituto. Anche la casa generalizia in Roma ha beneficiato della sua opera per più di un anno, lasciando un vivo ricordo della sua serietà e gentilezza tra i superiori, i confratelli e gli amici. Le case di Ciorani, Lettere e Corato, nel tempo in cui erano case di formazione, hanno goduto della preziosa collaborazione dei suoi anni giovanili.

Nel mese di gennaio 1956, assegnato a Materdomini, assumeva in quella comunità l’ufficio di economo, esercitato fino alla morte. I ventitré anni a servizio della complessa amministrazione connessa col Santuario di S. Gerardo lo hanno trovato sempre vigile e impegnato con senso di vera responsabilità. Rispondendo al Provinciale che lo aveva assegnato a Materdomini, confidava di riporre la sua fiducia nell’aiuto della «Madonnina e di S. Gerardo per espletare con tutta l’esattezza l’ufficio abbastanza pesante di economo».
Il suo impegno, che spessissimo è stato anche di diretta collaborazione nella buona accoglienza dei pellegrini, la sua precisione amministrativa, la lunga esperienza di cose e di persone, fanno adesso sentire nella comunità di Materdomini il grande vuoto della sua assenza, ma nello stesso tempo le virtù gerardine, riflesse nella sua vita, tengono vivo il ricordo di lui tra i confratelli e tra un gran numero di amici e collaboratori del Santuario e di devoti di S. Gerardo.

P. Giusepoe Capone
Superiore Provinciale

 ______________

Altro profilo

Il lutto ha colpito la Comunità del santuario di S. Gerardo. Fratel Vittorio Anzalone, da 23 anni assegnato al nostro Santuario, collaboratore efficiente e multiforme, è morto improvvisamente il 25 maggio 1979.
Un lutto gravissimo, un vuoto incolmabile è la sua perdita per il Santuario. A suo ricordo, presentiamo la commemorazione tenuta dal Rettore del Santuario, P. Carmine Coppola, alla Concelebrazione Eucaristica in occasione dei funerali. Essa traccia brevemente alcune caratteristiche della figura dello scomparso, e il grandissimo dolore della Famiglia Redentorista.
«Fratelli, anche Fratello Vittorio se n’è andato. Un fulmine a ciel sereno! Siamo ancora costernati, incapaci di raccogliere le idee. Ieri sera, 25 maggio alle ore 19 circa, sotto un ripetuto violentissimo attacco del male, il suo cuore si è spezzato. Non aveva ancora 57 anni.
Era nato a Sturno il 22 luglio 1922. Già a 19 anni aveva consacrato la sua vita come fratello coadiutore nella Congregazione di S. Alfonso. E aveva scelto come modello S. Gerardo, il nostro S. Gerardo, che lo accoglie esanime, questa sera, nella sua Basilica, dinanzi a tutto il popolo che piange, con i suoi confratelli in lacrime.
«Sia fatta la volontà di Dio!» ripetiamo intorno alla sua bara, come ripeteva ieri sera Fratello Vittorio negli strazi del male. «Sia fatta la volontà di Dio!» come ripeteva sempre S. Gerardo.
Fratel Vittorio lascia nella comunità di Materdomini un vuoto difficilmente colmabile. A Materdomini, nella comunità del Santuario, ha offerta la sua presenza operosa, intelligente, equilibrata, per più di 20 anni, coprendo con disinvoltura ed efficacia tanti ruoli operativi.
Fratel Vittorio: una presenza indimenticabile! Come religioso redentorista fu un confratello esemplare. Ciorani, Lettere, Corato, Roma, Materdomini, tutte le comunità per cui è passato lo ricordano così, sempre primo nel lavoro e nella vita di comunità. Tutte le comunità lo avrebbero voluto. Era preziosa la sua presenza, la sua operosità e la sua gentilezza per tutti. Ma, se era per noi preziosa la sua persona e la sua collaborazione, più preziosa doveva essere la vita per il Signore, e il sacrificio che, ieri sera, ha consumato il Fratel Vittorio.
Sì! è stato un vero sacrificio la sua morte! Ieri, alle ore 18, cioè un’ora prima della morte, quando lo salutai all’ospedale di Eboli, ove la scienza medica altamente attrezzata cercava di strapparlo alla morte, mi chiedeva la benedizione. Risposi che gli avrei data l’assoluzione sacramentale. Ne fu contentissimo, anche se poche ore prima aveva ricevuto la Eucarestia e l’olio degli infermi.
Lo esortai ad essere forte e coraggioso nel dolore. «Offri tutto, tutto al Signore, Fratel Vittorio! Unito a Gesù Redentore crocifisso, offri tutto, per fare la volontà di Dio e per la tua santificazione!». –  «Sì! sì! padre Superiore! offro tutto tutto… anche la mia morte, anche la mia morte!» Lo ripeteva più volte. Era il Fiat supremo del servo buono e fedele!
Fratel Vittorio univa la sua morte al Sacrificio del Redentore Gesù. La sua vita era stata una liturgia di lode, la sua morte un culto supremo. Preziosa la sua vita! Esemplare, anche se improvvisa, la sua morte!

Perciò siamo tanti raccolti intorno a te, Fratel Vittorio! Siamo tanti per dirti: Grazie !
Grazie! per la tua fedeltà alla vocazione, per i tuoi esempi di pietà, di povertà, di semplicità!
Grazie! per la tua gentilezza! per la tua bontà!
Grazie! per quanto hai dato alla Provincia nei 38 anni di vita religiosa.
Grazie! per quanto hai dato alla nostra Comunità di Materdomini nei 23 anni di vita, che le hai offerto con dedizione, con sofferenza talvolta, ma sempre con grande amore.
Grazie! per la tua laboriosità molteplice e insonne, che suscitava l’ammirazione e la gratitudine dei tuoi confratelli. Hai lavorato fino all’ultimo nella nostra Comunità, per questa nostra Comunità! Grazie ! Certo nel tuo ingresso al cielo, il primo ad accoglierti sorridente è stato il nostro S. Gerardo per dirti lui: «Grazie!».

P. Carmine Coppola
Rettore del Santuario
S. GERARDO, anno LXXIX, giugno 1979, pag. 130.

_______________
Profilio tratto da
Nella luce di Dio, Redentoristi di ieri.
del P. Francesco Minervino, Pompei 1985

Fratello Vittorio Anzalone per 38 anni ha speso le sue migliori energie a servizio dell’Istituto, in particolare per il Santuario di San Gerardo in Materdomini: sempre vigile e impegnato con senso di vera responsabilità.

_______________

Altro profilo

Fratello Vittorio Anzalone
di Nicola e Cristina Martino.

Nato a Sturno (dioc. e Prov. Avellino) il 22.7.1922 = Prof. 2.12.1941 = Morto a Materdomini (clinica) 25.5.1979.

  • È stato di assegno ad Avellino prima del 1947.
  • Allora fu trasferito a Pagani (con Giacomino, Gaetanino G., Biagio..).
  • Dal 1949 al 1951 fu chiamato a Roma, Casa Generalizia, all’assistenza della Chiesa nostra.
  • Nel 1955 è a Corato col Fr. Innocenzo per 4 anni, in qualità di Economo e cucina.
  • Nel 1956 lo troviamo a Materdomini con Fr. Vito, Bernardo, Antonio, Paolo ove è restato fino alla morte, da tutti (confratelli ed estranei), pianto sinceramente per la bontà e laboriosità di lui.

“È stato davvero esemplare. Uno spirito di spiccata qualità ad esercitare l’ufficio di Economo della Casa, per oltre 20 anni. Non ha presunto mai di se stesso. Al contrario è stato sempre molto cortese e servizievole verso tutti indistintamente, con molti e rari sacrifici. Di ottimo spirito religioso al servizio del culto divino, individuale e sociale verso il prossimo con sentito affetto fraterno.
È stato Capitolare della Provincia e appartenne al consiglio ampliato per tre volte, 2 volte col P. Meschino ed un anno col Provinciale Tretola. Ha rinunziato poi per ragione di salute. È stato un esperto autista e servizievole; ma per la stessa ragione ebbe pure a diminuire tale attività.
Ha preso parte a diverse Missioni al popolo nei paesi di Olevano sul Tusciano, Mercogliano, San Patito Ultra, S. Stefano del Sole, Piazza di Pandola ecc.. lasciando ovunque esempio di bontà e di carità.

È passato nella Casa del Signore a Materdomini il 25 Maggio 1979.
Abbiamo assistito ad un lutto cittadino con case chiuse! e tutti in corteo!
Lo ricordo sempre allo stesso modo: semplice e dimesso, pulito ed ordinato come lo vidi la prima volta a Sturno, nella Chiesa di S. Michele Arcangelo ove con tanta modestia mi chiese se poteva entrare nella Nostra Famiglia Liguorina. Lo guardai con gioia e fu tanta l’attrattiva che lo amai, come se già fosse uno dei nostri. Gli dissi di venire a Pagani per parlarne col P. Provinciale.
Dopo pochi giorni mi raggiunse realmente là, accompagnato dal Sacerdote D. Gaetano Montemarano, parroco di Flumeri, perché la sua abitazione era fra questi due paesi limitrofi.
Restò subito fra Noi con trasporto di sincero affetto verso tutti noi. Fin dal primo giorno sembrava come uno di famiglia; come se fosse nella sua casa natale. Ogni lavoro gli sembrava adatto, perché intelligente qual’era  e sagace rendevasi sempre disponibile a ciascuna Comunità in qualsiasi incombenza, e sempre felice di potersi rendere utile ad un altro confratello.
Gradito perciò soprattutto ai Superiori, godeva della loro fiducia come dei congregati indistintamente sia dei vecchi, che dei giovani, sia di quelli di dentro che degli estranei.
Il suo studio giornaliero era alla scuola di S. Gerardo!

_____________________
da Ricordo di fraterni amici
del P. Francesco Santoli
Tipolitografia Irpina, Lioni 1980

Fratello Vittorio insieme ad altri Fratelli coadiutori in una foto di gruppo, in occasione di un ritiro spirituale: si riconoscono insieme a lui i fratelli Luigi, Paolo, (foto in Archivio CSSR, Materdomini).

_________________

Vai alla pagina delle Biografie di Redentoristi