(◊ in Francia) Fratello Siméon Aimé-Binet. (1851-1910) (Ω in Belgio)
Fratello Siméon Aimé-Binet. Esschen (Belgio) 1910.
Il caro Fratello Siméon è nato a Willeman (Pas-de-Calais) il 18 febbraio 1851, in una di quelle famiglie robuste e coraggiose di coltivatori che conservano e trasmettono ai loro discendenti le tradizioni religiose dei tempi antichi.
Fin dalla giovane età, la preghiera e l’imitazione di Gesù Cristo erano le sue delizie. Il P. Jules Duhamel, che predicava la missione nella sua parrocchia, fu lo strumento di cui Dio si servì per mostrargli la via a cui era chiamato.
Dopo la professione religiosa, i superiori posero Fratello Siméon ad aiutare il P. Sandrard a Dunkerque, rimasto solo in casa a causa delle espulsioni del 1880.
Si dedicò al Padre Duhamel per ventisei anni, poi nel 1906 fu richiamato ad Esschen, alla casa di studi degli studenti francesi esiliati in Belgio e ad accudire il P. Henri Payen che era diventato cieco.
Dopo otto mesi, una leggera imprudenza gli occasionò una malattia da cui non recuperò più. Secondo lui, non aveva che prendere il biglietto per l’eternità e salire sul treno.
Il Fratello Siméon era di carattere franco e retto, aperto e di natura ardente. Di giudizio talvolta molto fermo, sapeva piegarsi al giogo dell’ubbidienza.
Malgrado apparenze contrarie, era dotato di grande delicatezza e bontà di cuore, di ammirevole spirito di fede e di preghiera. Era un uomo del dovere, di virtù austera, un modello di lavoro e di dedizione. Sempre all’opera, bisognava spesso moderarlo nel lavoro.
Morì santamente, un mercoledì, giorno che gli era caro a causa de
la sua grande devozione a san Giuseppe. – «Laetetur cor quaerentium Dominum». Sal. 104.
Professione: 15 agosto 1881.