30 agosto
Quando ci occorre di dover rispondere a chi ci maltratta, stiamo attenti a rispondere sempre con dolcezza, una risposta dolce basta a spegnere ogni fuoco di collera. E quando ci sentiamo turbati allora meglio è tacere, perché allora ci sembra giusto di dir quel che ci viene in bocca; ma sedata poi la passione, vedremo che tutte le parole da noi proferite sono state difetti. (S. Alfonso in Pratica di amar Gesù Cristo, cap. VI, n. 10 pag. 63).
- Il Fratello Stefano Sperduto, mosso da sdegno contro S. Gerardo che aveva consumato la colla e i colori della falegnameria, prese un pezzo di legno e lo battè crudelmente. Il Santo al barbaro trattamento rispose inginocchiandosi e ripetendo le parole che era solito dire in simili circostanze: “Batti, fratello, battimi che hai ragione“. Tali parole spensero la collera del battitore, che pentito chiese perdono a Gerardo e durante i 50 anni che sopravvisse al Santo piangeva ogni volta che ricordava questo fatto.
- S. Clemente si presentava un giorno ad un’osteria, chiedendo l’elemosina per i suoi orfanelli. Ma uno dei giocatori per tutta risposta gli scaricò addosso uno sputo. Il Santo, per nulla offeso, pulendosi il volto col suo fazzoletto, disse: “Questo è per me, ora favoritemi qualche cosa per i miei orfanelli”. Questa profonda umiltà confuse quell’ineducato e diede al Santo una generosa elemosina e totalmente convertito, gli confessò i propri peccati e poi non cessò mai di pubblicare dovunque la sua eroica mansuetudine.
Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.
Dal Calendario storico C.Ss.R.
- 30 agosto 1932 = Muore in Olanda, il redentorista Guglielmo van Rossum. li Papa Benedetto XV l’aveva nominato Cardinale Prefetto della Sacra Congregazione di Propaganda Fide, dove lavorò molto per l’opera della Santa Infanzia e per l’opera del clero indigeno.
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