27 gennaio
EFFEMERIDI C.Ss.R. = 1907. Fondazione della casa di Piura (Perù).
* 1907. Fondazione della casa di Piura (Perù).
Cominciata il 27 gennaio 1907, questa fondazione termina nel 1912.
Durante i sei lunghi anni ci fu un continuo e accanito combattimento da parte del clero che, con tutti i mezzi in suo potere, manifesti, articoli di giornali, ecc., si applicò a contrastarla.
Si doveva annotare inoltre l’indifferenza e la freddezza quasi generale, perché, se si eccettuano le religiose dell’ospedale e del convitto di Lourdes che ci volevano ad ogni costo come cappellani, ed alcune poche famiglie davvero cristiane che sentivano il bisogno di avere sacerdoti degni di questo nome, la massa del popolo assisteva senza commuoversi alle vicende di questo combattimento dove era impegnata la gloria di Dio.
Bisogna dire, a lode del P. Léon Delètre, coraggioso compagno del P. Baumer superiore e fondatore di questa casa, che egli sostenne questa lotta con un coraggio proprio ammirevole.
Il P. Delètre si mise a predicare: esercizi spirituali e sermoni di circostanza; iniziò diversi catechismi, aprì alcune opere (scuola domenicale per le domestiche, opera dei tabernacoli, novena perpetua, ecc…): il tutto con successo.
A causa delle difficoltà di questa fondazione nascente, il P. Coornaert, Visitatore, diede cinque volte di seguito l’ordine di abbandonare il posto ed ogni volta il padre Delètre rispondeva con notizie speranzose, di nuove offerte; ogni volta qualcosa era migliorata nella sua posizione. Infine si ottenne una casetta sulla riva del fiume… la partita era vinta.
Nel settembre 1909 la comunità di Piura si costituiva di tre Padri e di un Fratello. Nel 1912 il vescovo diede ai Redentoristi la chiesa di San Sebastiano e la comunità, dopo tante difficoltà, restò padrona del campo con la sua chiesa ed il suo convento.
—Questa fondazione offriva allo zelo dei figli di S. Alfonso un campo immenso ed incolto da dissodare e da coltivare: anime abbandonate, molto più che nel resto del paese. Dalla costa del Pacifico fino ai piedi delle Ande non c’erano che greggi senza pastori. Infatti non si può dare questo nome ad alcuni mercenari, e c è dovunque l’ignoranga più completo e tutti i mali che l’accompagnano. Che Dio mandi operai nella sua vigna!
[Successivamente, negli anni 1949-1956 vi ha operato un gruppo di redentoristi napoletani].
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IN MEMORIAM
Il servo di Dio P. François Poilvache. Stati Uniti di America, 1847.
Francesco Poilvache nacque il 5 maggio 1815 nel villaggio di Eben-Emal, diocesi di Liége (Belgio), e fin dalla sua infanzia diede segni certi che avrebbe raggiunto la più alta perfezione. Dopo quattro anni passati nel seminario, entrò in Congregazione. Fu in occasione di un ritiro predicato dal P. De Held, Provinciale del Belgio. Ordinato sacerdote, visse come un santo. Si dice anche che fu favorito di apparizioni celesti.
Avendo appreso che il ministero dei nostri Padri dell’America in Canada era più faticoso che altrove, chiese di condividerlo. Così anche nella fondazione di Monroe negli Stati Uniti si dedicò alla salvezza dei poveri canadesi, mostrando una pazienza ammirevole sia nel confessare in una baracca che faceva da cappella provvisoria, aperta a tutti i venti, pur sofferente di una tosse ostinata che gli lacerava il petto, sia nel sopportare gli accessi di bile causati da quelli che lo circondavano e che non mancavano di fargli esercitare la sua pazienza di santo.
Mentre la fama della sua santità cresceva nel popolo di giorno in giorno, Dio si compiaceva di confermarla con prodigi e miracoli. Il P. Poilvache predisse la sua morte prematura, come anche altri avvenimenti. Morì col viso sorridente, gli occhi fissi in una visione celeste e pregando. Tutti quelli che l’avevano conosciuto attestarono la sua santità. Le sue esequie ebbero un’aria di trionfo. Le indagini canoniche in vista del suo processo di beatificazione sono cominciate nelle diocesi degli Stati Uniti. —”In memoria aeterna erit justus. ” Ps. 111, 7.
Professione: 4 settembre 1835.
Ordinazione sacerdotale: 3 luglio 1842.
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P. Félix Blum. Téterchen, 1873.
Félix Blum nacque a Luxembburg il 31 maggio 1834. Suo padre gli fece seguire i corsi dell’Ateneo della capitale lussemburghese, ma Dio lo chiamò alla Congregazione attraverso l’azione del P. Zobel.
P. Blum aveva in cuore grande progetti che voleva realizzare per la gloria di Dio. Il cielo si accontentò dei suoi desideri. Ordinato sacerdote, il Padre Blum trascorse tutta la sua vita ammalato di petto, il che lo ridusse ad un’impotenza completa. Egli cercava di compiere i pochi servizi che poteva rendere e di ripagare le amorevoli cure che riceveva con un grande fervore di pietà e di regolarità. Arrivò a Téterchen solo per morirvi. —”Melior est dies una in atriis tuis super millia” Ps. 83.
Professione: 1° maggio 1853.
Ordinazione sacerdotale: 25 maggio 1861.
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P. Clément Marc. Roma, 1887.
Il P. Marc nacque il 24 luglio 1831 a Jouy-sous-les-côtes, diocesi di Verdun. il P. Marc. non fu missionario per molto tempo. Aveva tuttavia un genere di apostolato ed i giovani missionari prendevano per modello i suoi sermoni e le sue istruzioni. Durante il suo rettorato a Téterchen ed i suoi anni di professore di morale, nel 1868, il suo amore per S. Alfonso ed il suo zelo per le anime gli fece intraprendere le “Institutiones morales Alphonsianae“.
Andò a Roma per portare a termine questo importante lavoro. Un erudito professore di morale diceva: “Grazie a questo immenso lavoro, alla fine abbiamo un manuale di teologia morale di S. Alfonso che contiene la pura dottrina del santo dottore con le prove sulle quali si poggia, e, per quanto possibile, con le medesime espressioni che ha adoperato. Egli lascia indietro i lavori similari pubblicati finora, sotto un doppio punto di vista: la conformità della dottrina con quella di S. Alfonso e l’utilità pratica”.
Probabilmente, il P. Marc ha messo a profitto i libri dei suoi precursori in una misura molto larga: era suo diritto e suo dovere; ma l’immenso lavoro che ha dovuto imporsi per riassumere in 1700 pagine con esattezza, ordine e chiarezza, le opere di S. Alfonso e dei suoi commentatori, gli merita la più viva riconoscenza di tutti quelli che si interessano alla formazione del clero (- Rivista Santa-Famiglia, anno 1885, p. 364).
— Le diverse riviste teologiche dell’Europa hanno fatto il più splendido elogio delle Institutiones morales. Nell’anno 1927 era pubblicata la diciottesima edizione di questa morale.
Oltre all’amore per lo studio, il P. Marc aveva un dono particolare per la direzione delle anime devote. Il Rev.mo Padre Generale Mauron lo stimava a tal punto che l’avrebbe voluto per successore, tanto grande era la sua fiducia nella saggezza e nei consigli del P. Marc.
Sua Paternità l’aveva designato a sostituire in Francia, come Provinciale, il P. Desurmont nel 1887, ma la morte lo sorprese nell’esercizio del suo ministero. Mentre confessava e amministrava il sacramento dell’Unzione degli infermi ad una religiosa colpita da vaiolo, egli ne contrasse la malattia e ne morì. —”Ecce merces ejus cum eo, et opus illius coram illo” Isaia, 40, 10.
Professione: 24 settembre 1853.
Ordinazione sacerdotale: 16 agosto 1857.
Altri redentoristi morti in questo giorno
* P. Ignazio Heymann. Leuze, 1907
* Fr. Bruno (Julien Surel). Honnay (Belgio), 1914.
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