Missione al popolo – Brasile

Brasile: Missione Popolare Interprovinciale dei Redentoristi.
Le missioni popolari, rispondendo all’appello della Missione Continentale,
hanno dimostrato un cammino efficace.

Brasile: Missione Popolare Interprovinciale dei Redentoristi.
Circa 100 Redentoristi consacrati e laici nella città di Itabuna
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 Le Missioni al popolo, anche se criticate, sono ancora attuali.
Il documento intitolato: Direttive Generali della Azione Evangelizzatrice della Chiesa del Brasile del 2011-2015, al punto 78, riconosce l’attualità e l’importanza del metodo missionario dei Redentoristi – le missioni popolari – e riporta: è importante andare incontro alle persone, non soltanto nelle famiglie e nelle case, ma in tutti gli ambienti.
Le missioni popolari, rispondendo all’appello della Missione Continentale, hanno dimostrato un cammino efficace. Le visite sistematiche nei luoghi di lavoro, nelle residenze degli studenti, nelle favelas e nei cortiços, negli alloggi dei lavoratori, nelle istituzioni sanitarie, nei cantieri, nelle carceri, negli alberghi ed anche tra i senzatetto, sono testimonianza di una Chiesa Samaritana.

Molte Unità Redentoriste [Province, Vice-Province] del Brasile, nonostante le critiche e il poco apprezzamento con cui tale metodo missionario è stato trattato nel passato, nella propria Chiesa e tra i Redentoristi, sono rimaste fedeli e non si sono mai allontanate da esso. Hanno investito nella capacità dei loro Confratelli, hanno perfezionato ed aggiornato la struttura e la pedagogia di tutto il processo della Missione nelle sue diverse tappe (Pre- Missione e Post-Missione); hanno mantenuto gruppi missionari, integrando ad essi alcuni missionari laici; hanno fatto nuove pubblicazioni, investendo nella pubblicità e nella divulgazione. Per esse, non sono mai mancati inviti, da diverse parrocchie del Brasile, a realizzare questo impegno di evangelizzazione straordinaria.
Oggi, la Chiesa del Brasile afferma ciò che noi Redentoristi percepiamo già da molto tempo, ossia, che attualmente non esiste un metodo pastorale più efficace per fare arrivare il messaggio del Vangelo a migliaia di persone se non le nostre missioni. Si tratta di persone che la pastorale ordinaria delle parrocchie non riesce a raggiungere.

La Missione a Itabuna: le sue fasi.
La preparazione – La Missione Interprovinciale, nella città di Itabuna, situata nel territorio della Vice Provincia del Bahia, con circa 250mila abitanti, è stata una dimostrazione di ciò. E’ stato realizzato un lungo processo di preparazione, durato per più di un anno, prima della tappa di predicazione esplicita della Parola di Dio, in 14 parrocchie della città.
Tale periodo di preparazione è consistito nella realizzazione di diversi incontri dedicati alla progettazione e alla organizzazione della Missione, alla celebrazione di apertura, alla realizzazione di tre Scuole di Formazione Missionaria per i laici delle parrocchie, all’evangelizzazione delle famiglie, durante i trenta giorni della Pre-Missione. In ogni parrocchia sono stati creati diversi settori missionari composti da 30 famiglie. In tutto, sono stati creati più di 500 settori missionari. Circa 1500 missionari laici delle parrocchie di Itabuna, giorno dopo giorno, hanno percorso le piazze della città, le vie, gli edifici, i condomini, le periferie ed i terreni occupati, portando un messaggio della Buona Novella a tutte le persone.

Per il tempo forte della Missione, avvenuto tra il 24 di agosto e il 4 di settembre, sono stati creati quasi 60 centri di missione e di celebrazione. In ognuno di essi, durante il periodo della Missione, sono stati presenti i Redentoristi – Padri, Fratelli e Missionari Laici.
La Missione ha coinvolto i Redentoristi di tutte le nove Unità del Brasile: della provincia di Porto Alegre (8 Confratelli), della Provincia di Campo Grande (4 Confratelli ed una Missionaria Laica), della Provincia di S. Paolo (20 Confratelli), della Provincia di Rio de Janeiro (5 Confratelli, 1 Missionario Laico ed una Sorella Religiosa), della Provincia del Goiá (4 Confratelli), della Vice Provincia di Manaus (un Confratello), della Vice Provincia di Fortaleza (2 Confratelli), della Vice Provincia del Bahia (11 Confratelli, 14 Missionari Laici e 2 Diaconi). Inoltre, hanno offerto il loro aiuto, nella predicazione della Missione, quattro Sorelle Religiose di altre Congregazioni.

La valutazione – Inoltre, le stime svolte nelle parrocchie coinvolte nella Missione e la stima generale che ha riunito i rappresentati delle stesse, hanno rilevato l’importanza della Missione per risvegliare una coscienza missionaria dei laici e l’incentivo che essi hanno ricevuto per vivere, con impegno, la loro vocazione di discepoli missionari di Cristo. Le affermazioni condivise dai laici sono state di grande intensità:
Noi cattolici, abbiamo bisogno di cambiare il nostro modo di essere ed agire nella Chiesa e nella società, abbiamo bisogno di andare di più incontro alle persone. Non basta dire e professare di essere cattolici, ma è necessario mostrare ciò mediante la testimonianza di vita e l’impegno di annunciare, alla luce del Vangelo, ciò che ancora non hanno ricevuto. La Missione ha risvegliato e realizzato la coscienza missionaria in molti cristiani laici di questa città. La proposta, la dinamica e lo svolgimento della Missione, hanno vinto la resistenza di coloro che non credevano nella forza nell’attualità di questo metodo di Evangelizzazione. I laici hanno preso coscienza della loro responsabilità verso la Chiesa e verso la loro Missione. Ci sono ancora molte persone, in città, che hanno bisogno di essere evangelizzate. La Missione non si può fermare, è necessario che essa vada avanti nei settori missionari, nei gruppi di famiglia, nelle istituzioni pubbliche e private, nelle comunità e nelle parrocchie, e nella città.

I Redentoristi delle Unità del Brasile sono grati per l’iniziativa e per il lavoro realizzato! Nuove richieste, provenienti da altre diocesi, per la realizzazione di missioni di questo tipo, stanno giungendo, in modo da permettere il coordinamento dei gruppi missionari Redentoristi.

Esperienza ecclesiale forte!
Il tempo della Missione è stata un’esperienza unica, indimenticabile. Circa 100 Redentoristi consacrati e laici, animati dall’ideale di andare incontro ai più abbandonati, si spostavano ed annunciavano la Parola di Dio nelle Chiese, nelle Cappelle, nelle vie e nelle piazze della città, in centro e nelle periferie povere ed abbandonate, dal mattino fino alla tarda ora della notte. Condividevano la vita della gente, accettando ospitalità nelle famiglie, buttandosi a capo fitto nei loro problemi, nelle loro gioie e nelle loro speranze.
Inoltre, la loro azione missionaria si è diretta verso alcuni settori e gruppi della società che la propria Chiesa dimentica, molte volte, di inserire nella sua azione pastorale: professionisti che agiscono nell’area della sanità, diverse categorie delle forze dell’ordine, insegnanti ed educatori, formatori di opinione pubblica che agiscono mediante i mezzi di comunicazione sociale (radio, televisione, stampa).
Spetta a noi Redentoristi di oggi, fedeli alla tradizione dei nostri antenati che, in modo coraggioso, hanno percorso questo immenso paese portando il messaggio del Vangelo in tutti gli angoli, accoglierli e continuare con zelo, audacia e creatività, la Missione del Redentore. E’ necessario essere aperti alle nuove circostanze ed al nuovo contesto sociale e religioso, più ugualmente bisognoso di Abbondante Redenzione.
La Missione Redentorista nella Chiesa deve stare attenta, poiché attraverso la sua vita, la sua azione e la sua parola, ricorda costantemente alla suddetta istituzione ciò che essa deve essere missionaria e rimanere al servizio dei poveri.  

P. Antônio Niemec C.Ss.R.
Coordinatore del Centro Missionario Redentorista del Bahia

Oltre 100 Missionari, Redentoristi e laici, hanno animato la grande missione di Itabuna, città di 250.00 abitanti nello stato di Bahia.

 

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