Librando Fernando redentorista

In memoria di P. Fernando Librando (1939-2022) – Italia.

Carissimi,

La presente è per un invito alla preghiera per il p. Fernando Librando (1939-2022), deceduto domenica scorsa 16 gennaio in Melissano LE.
I funerali si sono svolti nella Chiesa Madre della cittadina salentina, con un’eucarestia presieduta da mons. Fernando Filograna, Vescovo di Nardò-Gallipoli, e la partecipazione di altri sette sacerdoti tra cui il Vicario Generale della Diocesi, e il p. Gerardo Pepe venuto con me da Francavilla Fontana. La chiesa era gremita in ogni ordine di posto malgrado le restrizioni Covid; palpabile la commozione tra parenti e amici, che hanno apprezzato del p. Fernando soprattutto l’umanità e il desiderio di incidere operosamente nella società.

Nato il 23 luglio 1939 in Melissano, il p. Fernando Librando emise la sua prima professione in Ciorani il 29.09.1958, quella perpetua il 21.04.1962, per essere ordinato presbitero il 19.03.1966 a Colle Sant’Alfonso per l’imposizione delle mani di Mons. Aurelio Signora, Vescovo di Pompei. Muore il 16 gennaio 2022.
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Padre Fernando ha vissuto gli ultimi anni in famiglia, pur essendo canonicamente ascritto alla comunità di Francavilla Fontana. Purtroppo le patologie che l’hanno afflitto nell’ultima stagione della sua vita – forme congiunte di Parkinson e Alzheimer, una quasi totale immobilità, perdita della memoria – hanno finito col protrarre nel tempo una sua assenza effettiva dalla casa religiosa. Persino una ricostruzione del suo curriculum vitae è risultato impossibile, stando alle scarse notizie registrate nella sua cartella personale.
Io stesso ricordo che, quando sono andato a trovarlo nel febbraio 2017, pur avendo intenzione di raccogliere qualche notizia, ho trovato vano ogni tentativo, di fronte allo smarrimento nella memoria che affliggeva il confratello.
Pur tuttavia, egli era riconoscente alla Congregazione per la formazione ricevuta e per la sensibilità missionaria verso i più bisognosi, che lui aveva fatto diventare cardine della sua stessa spiritualità: questo me l’aveva detto chiaramente per telefono, ringraziandomi della lettera che gli avevo inviato nel 50° della sua ordinazione sacerdotale (2016).

La figura del p. Fernando va inquadrata nell’epoca precisa nella quale egli si è trovato ad operare subito dopo l’ordinazione presbiterale. Egli ha vissuto in pieno e in qualche modo sofferto il travaglio del post Concilio, che per molti presbiteri ha comportato crisi di identità e occasione di abbandono.
Fatto sta che sin da subito p. Fernando ha sentito l’urgenza di rispondere al grido della società, e avvertito limitanti per il suo percorso ministeriale le esigenze canoniche e comunitarie proprie della vita religiosa, da lui ritenuta alla stregua di “istituzione”, mentre lui riteneva di dover rispondere ai bisogni della “strada”.

Mi risulta che egli abbia risieduto in alcune delle nostre comunità (certamente Sibari, Cava de’ Tirreni e Corato (ndr), e ottenuto il permesso di studiare in Germania, cosa che fece per un breve periodo, richiamato in patria nel 1999 dalla situazione di grave malattia della mamma: a tale scopo chiese e ottenne un periodo di esclaustrazione.
Prima e dopo questa data, gran parte delle sue energie erano state sempre più assorbite dalla volontà di andare incontro ai diversamente abili; e di procurare ai giovani, soprattutto i più poveri, nel suo territorio di origine, un’occasione di formazione e di incontro, con finalità sportiva. Per questo motivo aveva promosso la fondazione di un’Associazione nel suo paese.

Numerosi sono stati i tentativi operati dai Superiori per riportare in comunità e a tempo pieno p. Fernando, fino a quando – come già menzionato – la malattia non ha finito col prevalere.
Rimane il dovere della nostra preghiera. Il Signore sa e giudica, Lui solo ha il diritto di farlo. I nostri percorsi esistenziali e vocazionali risentono della storia nella quale Dio ci ha messi a vivere, spetta a noi discernere i nostri tempi, e farlo in un orizzonte di preghiera, di libertà del cuore e di comunità.
P. Fernando, spesso resistendo alla volontà e al richiamo dei Superiori, ha seguito una sua strada, che spetterà al Signore valutare nella Sua misericordia.

Unito in Cristo Redentore e nella memoria della Madonna del Perpetuo Soccorso e di tutti i nostri Santi e Beati

P. Serafino Fiore cssr

Superiore ProvincialeProt. P008 / 2022
Ciorani, 21 gennaio 2022

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