Maria diede alla luce il suo figlio primogenito

27. Maria diede alla luce il suo figlio primogenito

Quando il peccato privò le nostre anime della grazia divina, le privò anche di vita. Perciò esse erano miseramente morte. Ma Gesù nostro Redentore, nell’eccesso della sua misericordia e del suo amore, venne a ridarci la vita perduta con la sua morte in croce, come dichiarò egli stesso: Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano più abbondantemente (Gv 10,10 Vg).

Più abbondantemente perché, come dicono i teologi, Gesù Cristo, con la sua redenzione, ci procurò un bene più grande del danno causato da Adamo con il suo peccato. Sicché, riconciliandoci con Dio, egli si fece padre delle anime nella nuova legge di grazia, come aveva predetto il profeta Isaia: Padre per sempre, principe della pace (Is 9,5). Ma se Gesù fu il padre delle nostre anime, Maria ne fu la madre poiché, donandoci Gesù, diede a noi la vera vita; e offrendo poi sul Calvario la vita del Figlio per la nostra salvezza, ci partorì alla vita della grazia divina.

Quindi Maria, come insegnano i santi Padri, divenne nostra madre spirituale in due tempi.
Il primo tempo fu quando Maria meritò di concepire nel suo seno verginale il Figlio di Dio. San Bernardino da Siena scrive che, quando la santissima Vergine nell’annunciazione dell’Angelo diede il consenso che il Verbo eterno aspettava da lei per farsi suo Figlio, fin da allora domandò a Dio, con immenso affetto, la nostra salvezza e collaborò alla nostra redenzione, portandoci nel suo seno come Madre amorevole. San Luca, parlando della nascita del Salvatore, dice che Maria diede alla luce il suo figlio primogenito (Lc 2,7). Osserva un autore: “Se l’evangelista afferma che la Vergine diede alla luce il primogenito, si dovrebbe supporre che poi ebbe altri figli”. Ma lo stesso autore soggiunge: “Se è di fede che Maria non ebbe altri figli carnali all’infuori di Gesù, dovette dunque avere altri figli spirituali”, e questi siamo noi.

Proprio questo venne rivelato dal Signore a santa Geltrude, la quale un giorno, nel leggere il suddetto passo del Vangelo, rimase confusa perché non riusciva a capire come si potesse dire che Gesù fu il primogenito di Maria, visto che era l’unico figlio. E Dio le spiegò che Gesù fu il suo primogenito secondo la carne, ma gli uomini furono i figli secondogeniti secondo lo spirito.

Così si comprende ciò che si dice di Maria nel Cantico dei Cantici: Il tuo ventre è un mucchio di grano, circondato da gigli (Ct 7,2). Sant’Ambrogio spiega che nell’utero di Maria ci fu un solo granello di frumento, Gesù Cristo; tuttavia si dice mucchio di grano, perché in quel solo granello vi erano tutti gli eletti, e anche di essi Maria sarebbe stata madre. Perciò l’abate Guglielmo scrive: “Partorendo il suo unico frutto, Gesù nostro Salvatore e nostra vita, Maria partorì tutti noi alla salvezza e alla vita”.
(da Le Glorie di Maria, Parte I, I, 2).

Preghiera 

Madre di Dio e madre mia, che con la tua bellezza hai fatto innamorare Dio e dal cielo l’hai fatto scendere nel tuo seno, come potrei vivere senza amarti? Non mi darò pace finché non avrò la certezza di amarti con amore costante e sincero. […]

Mi hanno insegnato che l’amore o ci trova o ci rende simili alla persona amata. Io invece mi vedo così diverso da te. Tu così pura, io così impuro; tu così umile, io così superbo; tu così santa, io così cattivo! Ecco allora cosa ti chiedo: poiché mi ami, rendimi simile a te! Tu hai il potere di trasformare i cuori: trasforma anche il mio. Fa’ vedere al mondo quello che sei capace di fare in favore di coloro che ami. Fammi santo, fammi degno figlio di Dio e figlio tuo. Così spero, così sia. (da Le Glorie di Maria, Parte I, 1, 3)

M. Schmalzl, Natività - Dall'Antifonale 1912 (Raccolta Marrazzo).