Vangelo e riflessione 8a Domenica Tempo Ord_ 2017

L’annuncio della Parola oggi

            • 1.Vangelo e riflessione 8a Domenica Tempo Ord_ 2017: “Non preoccupatevi del domani”.
            • 2. Videoriflessione sul vangelo – di padre Giuseppe De Nardi – da Gloria.Tv.
            • 3. Quaresima 2017 – da Gloria.TV.
            • 4a. Nella terra dei fuochi si muore nell’indifferenza – da Gloria.TV.
            • 4b. L’importanza di una scuola cattolica – da Gloria.TV.
            • 5.  Terra Santa – Il Centro Pace per non vedenti – da Gloria.TV.
            • 6. CSSR – 25 anni di grazia e di missione per la Provincia Liguori in India – da YouTube.
            • 7. Una riflessione di S. Alfonso: La nostra felicità è gloria di Dio.

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica (Mt  6,24-34)
“Non preoccupatevi del domani”.

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

2. Video-riflessione su Mt 6,24-34 –  di padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade di Koinonia (dur. 06:44) – da Gloria.Tv.

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3.  Quaresima 2017 – L’ audiovisivo di Irapuato – da Gloria.TV.

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4a. Nella terra dei fuochi si muore nell’indifferenza di gioiafelice (dur. 10:01) – da Gloria.TV. 

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4b. Istituto San Giovanni Battista: l’importanza di una scuola cattolica di Irapuato (dur. 06:15 – da Gloria.TV. 

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5. Un futuro migliore. Il Centro Pace per non vedenti do Franciscan Multimedia Center (dur. 02:43) – da Gloria.TV

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6. CSSR – 25 anni di grazia e di missione per la Provincia Liguori in India (dur 11,48) – da YouTube.

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7. Dalle opere di S. Alfonso –  La nostra felicità è gloria di Dio.

♦ Occorre mettere in prospettiva quanto ha fatto Iddio per render l’uomo felice in questa e nell’altra vita. E tutto l’ha fatto per la sua gloria. Né poteva altrimenti operare; perché, essendo egli il supremo Signore e l’ente più degno di esser glorificato, non poteva operare per altro fine che per la gloria sua.
♦ Questa sua gloria sta nella manifestazione dei suoi divini attributi: della potenza, della sapienza e specialmente della sua bontà; e perché la bontà è per sé naturalmente inclinata a comunicare i suoi beni anche agli altri, perciò Iddio, ch’è bontà infinita per sua natura ha per sua natura una somma inclinazione e desiderio di far parte dei beni che gode alle sue creature.
A questo fine pertanto egli ha creati gli uomini per renderli partecipi della medesima sua felicità e consorti della sua natura.
Insieme cogli uomini ha creato questo mondo con tante belle creature che l’adornano, affinché tutte servano ad essi uomini per conseguir la felicità eterna che egli ha preparata a tutti coloro che gli son fedeli in ubbidire ai suoi precetti.
Sicché il Signore ha fatto gloria sua il nostro bene: e perciò la santa Chiesa ci impone di ringraziare Iddio per la gloria sua con quelle parole che si dicono nella messa dal sacerdote in nome di tutto il popolo cristiano: Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa.
Perché noi ringraziamo il nostro creatore per la gloria sua? La gloria di Dio è oggetto di compiacenza di tutte le anime che l’amano, ma come la divina gloria può essere oggetto de’ nostri ringraziamenti?
Sì, ben dobbiamo noi ringraziare il Signore della gloria sua, perché Egli ha voluto far gloria sua la nostra felicità.
♦ Quanto è stata ammirabile la condotta da Dio tenuta nell’eseguire per mezzo di tanti prodigj il suo amoroso disegno di render l’uomo beato.
Forma egli l’uomo a sua immagine, gli dà un’anima spirituale ed immortale, ornata delle potenze di memoria, intelletto e volontà; e il dono più grande che le comparte è l’innalzarla all’ordine sovrannaturale, comunicandole la sua grazia.
♦ Ma l’uomo ingrato, appena posto nel mondo, gli disubbidisce, cibandosi del pomo vietato, e con ciò si fa reo con tutti i suoi discendenti della morte temporale ed eterna già minacciata.
Tuttavia non volle il Signore abbandonarlo nel suo peccato, e per riparare alla di lui rovina stabilisce di mandare in terra l’unigenito suo Figlio a farsi uomo e morire per gli uomini e così redimerli dalla morte eterna.
Non lo manda subito, ma differisce ad inviarlo per quaranta secoli, acciocché l’uomo conosca in questo tempo la deformità della sua colpa, il precipizio nel quale è caduto ed insieme la necessità del rimedio, e così procuri con maggior desiderio di impetrarlo con le preghiere e si disponga a riceverlo con maggior gratitudine.

(S. Alfonso, Condotta ammirabile della Divina Provvidenza – Ristretto nn. 1,2,3).
Leggi l’originale

La vita dell’uomo è perennemente in bilico. Creato da Dio per la felicità e sostenuto dal suo aiuto, a causa del suo egoismo rischia di compromettere tutto, non amando e rispettando la natura e il suo prossimo. Severo il monito di Papa Francesco: “Potrebbe scoppiare una guerra mondiale per l’acqua”.