S. Alfonso. Il caso di una povera figlia

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257. S. Alfonso. Il caso di una povera figlia.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

257. S. Alfonso. Il caso di una povera figlia.

♦ Con dispiacere dell’afflitta mamma si era rovinata nell’Anima, e nel corpo una disgraziata figlia. Vedendosi infracidita ed abbandonata, fece capo in Napoli nella Casa degli Incurabili.

♦Alfonso non mancò di esserle vicino. Sollecito, la raccomandò a vari Sacerdoti.
La Grazia, facendosi strada nel mezzo delle miserie, operò in modo, che aprendo gli occhi, e conoscendo il suo stato, la donna risolvette di darsi a Dio. Riscontrato Alfonso, sopraffatto si vide da tal gioia che ne pianse per tenerezza. Avendo chiamata la madre, si impegnò per il mantenimento, e perché nuda, anche di vestirla.

Scrisse in Napoli al Sacerdote D. Salvatore Tramontana:

“Io ho mandato a chiamare la Madre, che mi pare una buona donna, benché poverissima. Onde penso mandarla di nuovo in Napoli per riprendersi la figlia, e tenerla in casa sua. Io ho promesso di soccorrerla, dandole un tanto ogni mese; ma sento che la figliola sta nuda, onde bisogna vestirla da capo a piede.
Prego V. S., se volesse farmi questa carità, di farla vestire a spese mie, ma con quanta meno spesa si può. Vi bisognano a principio due camice, e farcele nuove, una tovaglia per la testa,  ed un fazzoletto per il collo. Vi bisogna una gonnelluccia di faietta della costa, un corpetto di stamino, un mantelino di tarantola, un paio di calzette bianche, ed un paio di scarpe.
Ma non vorrei che fossero tutte cose nuove, perché è troppo spesa. Si potrebbe vedere alla Giudecca per trovare questi panni, ma novigni, perché se si pigliano robe sfatte, l’indomani dovrò farceli di nuovo.
Io non vorrei caricare V. S. di tutti questi incomodi, ma so la sua carità. Almeno se l’intenda con Fratello Francesco, e poi mi avvisi quanto danaro ho da mandare, perché, dopo che sarà vestita, manderò la madre a pigliarla. Vi raccomando questo affare di carità”.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 60)  Leggi tutto nell’originale.

Io ho mandato a chiamare la madre, che mi pare una buona donna, benché poverissima. Ho promesso di soccorrerla, dandole un tanto ogni mese; e sentendo che la figliola sta nuda, mi impegno a vestirla da capo a piede.