S. Alfonso. Fede ed Eucaristia con Santa Teresa

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248. S. Alfonso. Fede ed Eucaristia con Santa Teresa.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

248. S. Alfonso. Fede ed Eucaristia con Santa Teresa.

♦ Dobbiamo sempre ringraziare il Signore, come santa Teresa, per aver dato a noi il grande dono della fede, e per averci resi figli della santa Chiesa, dalla quale restano fuori milioni di anime, forse meno indegne di noi.

♦ Riguardo al dono più grande di tutti che Gesù ci ha lasciato nel santissimo Sacramento dell’altare lasciandoci se stesso come cibo, come compagno e come pastore, mettiamo in pratica l’insegnamento che la Santa diede ad un’anima dal cielo:

“Noi in  cielo e voi in terra dobbiamo essere una cosa sola nella purità e nell’amore: noi godendo e voi soffrendo. Ciò che noi facciamo quassù in cielo con le Persone divine, voi dovete farlo sulla terra con il santissimo Sacramento. E questo lo dirai a tutte le mie figliole”.

♦ Sempre riguardo alla tenera devozione verso Gesù sacramentato, santa Teresa lasciò scritto:

“Cerchiamo di non allontanarci dal nostro pastore e di non perderlo di vista, perché le pecorelle che stanno vicine al loro pastore sono da lui più accarezzate e ricevono qualche regalo in più, perché ogni tanto egli dona loro un  bocconcino particolare di ciò che egli stesso mangia. Se il pastore dorme, la pecorella non si allontana fino a quando egli si desta o essa lo sveglia; ed allora con nuovi regali viene da lui premiata”.

♦ San Filippo Neri, un altro serafino d’amore, quando vide entrare Gesù per viatico, ardendo d’affetto, non seppe dire altro che questo: “Ecco l’amor mio, ecco l’amor mio”.

Così diciamogli anche noi, quando nella comunione ci viene incontro il re e sposo delle nostre anime. Così infatti vuol essere chiamato il nostro Dio, perché Dio è amore (1Gv 4,8). Non solo “amante”, ma “amore”, per farci comprendere che, come non può esistere un amore che non ami, così egli è bontà amante per natura, che non può vivere senza amare le sue creature.

Gesù mio amantissimo, pur avendo previsto le mie ingratitudini, tu mi hai fatto tante grazie, specialmente quella di chiamarmi alla fede, e con tanto amore ti sei degnato di donarti tante volte a me nel santissimo Sacramento dell’altare.

Per la tua misericordia infiamma il mio cuore, affinché le mie opere siano conformi alla mia fede. O divino, vero e unico amante dell’anima mia, quando giungerà il giorno in cui comincerò ad amarti con tutto il cuore? Questo giorno felice sia oggi, in cui ho cominciato ad onorare la tua cara sposa e mia avvocata Teresa.

(S.Alfonso, Virtù e pregi di S. Teresa Consid. I – passim).
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Gesù mio amantissimo, tu mi hai fatto tante grazie, specialmente quella di chiamarmi alla fede, e con tanto amore ti sei degnato di donarti tante volte a me nel santissimo Sacramento dell’altare. Per la tua misericordia infiamma il mio cuore, affinché le mie opere siano conformi alla mia fede.