S. Alfonso. L’amore tutto sopporta

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246. S. Alfonso. L’amore tutto sopporta

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

246. S. Alfonso. L’amore tutto sopporta

♦ Le pene che in questa vita affliggono di più le persone che amano Dio non sono la povertà, le malattie, i disprezzi e le persecuzioni, ma le tentazioni e le desolazioni di spirito. Quando un credente sperimenta l’amorosa presenza di Dio, allora i dolori, le ignominie e i maltrattamenti degli uomini, invece di affliggerlo, lo consolano, dandogli motivo di offrire a Dio qualche prova del suo amore: per lui le sofferenze sono legna che mantiene vivo il fuoco del suo amore.
Ma il vedersi spinto a perdere la grazia divina a causa delle tentazioni, o il timore di averla perduta quando si trova nelle desolazioni, sono pene troppo amare per chi nutre un sincero amore verso Gesù Cristo. Tuttavia questo amore dà loro la forza di soffrirle con pazienza e di proseguire nel cammino della perfezione.
Le tentazioni
♦  Dio non può essere tentato dal male ed egli non tenta nessuno (Gc 1,13). Le tentazioni che inducono al peccato non vengono mai da Dio, ma dal demonio o dalle nostre cattive inclinazioni. Tuttavia a volte il Signore permette che i suoi amici siano fortemente tentati.

♦Non dobbiamo temere di essere in disgrazia di Dio per il fatto di essere tentati, anzi allora dobbiamo convincerci di essere maggiormente amati da Dio. Certi spiriti pusillanimi credono che le tentazioni siano peccati che imbrattano l’anima. Questo è un inganno del demonio, perché non sono i pensieri cattivi che ci fanno perdere Dio, ma i cattivi consensi. Per quanto veementi siano le suggestioni del demonio, per quanto impudiche siano le immagini che attraversano la mente, se noi non le vogliamo, non macchiano affatto l’anima, anzi la rendono più pura, più forte e più cara a Dio. […

Dio permette le tentazioni, ma noi non dobbiamo desiderarle, anzi dobbiamo sempre pregare Dio di liberarci da esse, specialmente da quelle più pericolose per noi, come c’insegna a fare Gesù nel “Padre nostro”.
Però, quando Dio le permette, senza inquietarci o avvilirci, dobbiamo confidare in Gesù e chiedergli aiuto, ed egli ci darà la forza di resistere. Scrive sant’Agostino: “Abbandònati a Dio e non temere perché, se egli ti fa combattere, certamente non ti lascerà solo per farti cadere”.

(S. Alfonso, Pratica di amare Gesù Cristo, Cap. XVII)
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Dio permette le tentazioni, ma noi non dobbiamo desiderarle, anzi dobbiamo sempre pregare Dio di liberarci da esse, specialmente da quelle più pericolose per noi, come c’insegna a fare Gesù nel “Padre nostro”.