L’annuncio della Parola oggi
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1a. Vangelo e riflessione della Domenica XVI del Tempo Ordinario Anno C: “Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore”.
- 1b. Solennità del SS. Redentore: “Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché il mondo si salvi per mezzo di lui”.
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2. Videoriflessione di padre Gennaro Sorrentino su Lc 10,38-42 – da YouTube.
- 3. I Redentoristi, missionari del Redentore – YouTube.
- 4. Steps4Peace: “È qui che devo stare” di Franciscan Multimedia – da Gloria.TV.
- 5. Festa alla Madonna del Perpetuo Soccorso a Salta (AR) – da YouTube.
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6. Dalle Opere di S. Alfonso – Contemplando il Redentore.
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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).
1a. Vangelo della domenica – Lc 10,38-42.
“Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore”.
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
1b. Vangelo della solennità del SS. Redentore – Gv (3, 13-18.21).
“Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché il mondo si salvi per mezzo di lui.”
In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: “Nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna”.
Dio, infatti, ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.
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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.
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2. Videoriflessione di padre Gennaro Sorrentino redentorista su Lc 10,38-42 (dur. 11,54) – YouTube.
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3. I Redentoristi, missionari del SS. Redentore (dur 1,10) – da Scala News – YouTube
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4. Steps4Peace: “È qui che devo stare” di Franciscan Multimedia (dur.04:37) – da Gloria.TV.
5. Festa alla Madonna del Perpetuo Soccorso a Salta (AR) di di sanalfonsosalta (dur. 3,55) – da YouTube.
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6. Dalle Opere di S. Alfonso – Contemplando il Redentore.
Anima mia, alza gli occhi e contempla Gesù crocifisso. Guarda l’Agnello divino, sacrificato su un altare di dolore. Pensa che egli è il Figlio prediletto dell’eterno Padre e che è morto per amor tuo.
Egli ha le braccia aperte per accoglierti, il capo chino per darti il bacio della pace, il costato aperto per accoglierti. Non merita forse di essere amato un Dio così buono e pieno d’amore? Dalla croce il tuo Signore ti dice: “Figlio, chi mai al mondo ti ha amato più di me, tuo Dio?”
Mio Dio e mio Redentore, tu sei morto di una morte infame e dolorosa, per guadagnarti il mio amore. Ma quale creatura potrà mai ricambiare l’amore del suo Creatore morto per essa?
Adorato Gesù, amore dell’anima mia, come potrò dimenticarmi di te? Come potrò vederti appeso su questo legno e non amarti con tutte le mie forze?
Gesù mio, io credo che tu mi hai amato fin dall’eternità, senza alcun merito mio, e che, pur prevedendo le mie ingratitudini, solo per la tua bontà mi hai dato di esistere.
Tu sei il mio Salvatore, perché con la tua morte mi hai liberato dall’inferno tante volte da me meritato.
Tu sei la mia vita, per la grazia che mi hai donato, senza la quale io sarei rimasto per sempre nella morte.
Tu sei la mia speranza: da nessun altro io posso sperare del bene, giacché tu solo sei giunto a morire per me.
Agnello di Dio, sacrificato sulla croce e vittima d’amore, vorrei morire per te, come tu sei morto per me! Amen.
(S. Alfonso).
Leggi l’originale in Considerazioni ed affetti sopra la Passione – XVI.
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