S. Alfonso. Dopo il peccato Dio ti vuole ancora bene

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221. S. Alfonso. Dopo il peccato Dio ti vuole ancora bene.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

221. S. Alfonso. Dopo il peccato Dio ti vuole ancora bene.

Quando una persona si pente di averlo offeso, Dio dimentica tutti i suoi peccati: Nessuna delle colpe commesse sarà ricordata (Ez 18,22). Pertanto, quando cadi in qualche mancanza, subito alza gli occhi a Dio, fagli un atto d’amore e, confessando il tuo difetto, spera fermamente nel suo perdono, dicendogli:

Signore, il tuo amico è malato (Gv 11,3), colui che ami è malato, è pieno di piaghe: Risanami, contro di te ho peccato (Sal 40,5). Tu vai in cerca dei peccatori pentiti: eccone ai tuoi piedi uno che sta cercando te. Il male ormai l’ho fatto: ora cosa devo fare? Tu non vuoi che io disperi. Nonostante il mio peccato, tu mi vuoi ancora bene, ed io ti amo ancora. Sì, mio Dio, ti amo con tutto il cuore e mi pento del dispiacere che ti ho dato: propongo di non farlo più. Tu che sei un Dio soave e mite, pieno di misericordia con chi t’invoca (Sal 85,5 Vg), perdonami. Dimmi quello che dicesti alla Maddalena: Ti sono rimessi i tuoi peccati (Lc 7,48) e dammi la forza di esserti fedele per l’avvenire”.

♦ Inoltre, per non scoraggiarti da’ un’occhiata a Gesù in croce, e offri i suoi meriti all’eterno Padre; e così spera con certezza nel suo perdono, dal momento che egli per perdonarti non ha risparmiato il proprio Figlio (Rm 8,32). Pieno di fiducia, digli: Guarda il volto del tuo consacrato (Sal 83,10): “Dio mio, guarda il Figlio tuo morto per me e, per amore suo, perdonami”.

Fratello mio, fa’ bene attenzione a questo insegnamento dei maestri spirituali: dopo le tue infedeltà ricorri subito a Dio, anche se esse si ripetessero cento volte al giorno. Dopo questo ricorso al Signore, mettiti subito in pace, altrimenti lo scoraggiamento e il rammarico per la mancanza commessa ti porteranno ad abbandonare la preghiera e a perdere la confidenza in Dio, il tuo desiderio di amarlo si raffredderà, e non andrai più avanti nella via del Signore. Invece, ricorrendo subito a Dio per chiedergli perdono e per promettergli di correggerti, le cadute serviranno a farti avanzare nell’amore divino.
Tra amici che si amano sinceramente non di rado succede che, se uno di loro offende l’altro ma poi si umilia a chiedergli perdono, allora la loro amicizia si rafforza. Fa’ così anche tu: fa’ in modo che i tuoi difetti ti servano a stringerti con più amore al tuo Dio..

(S. Alfonso,  Modo di conversare alla familiare con Dio, pp. 323)
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“Tu che sei un Dio soave e mite, pieno di misericordia con chi t’invoca (Sal 85,5 Vg), perdonami. Dimmi quello che dicesti alla Maddalena: Ti sono rimessi i tuoi peccati (Lc 7,48) e dammi la forza di esserti fedele per l’avvenire”.