S. Alfonso. Si offre vittima sacrificale

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212. S. Alfonso. Si offre vittima sacrificale.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

212. S. Alfonso. Si offre vittima sacrificale.

♦ Mentre Alfonso era tutto impegnato per la gloria di Dio e per il bene dell’anime, accaniti il Barone Sarnelli ed il Maffei, non lasciavano di smuovere pietra a nostro danno.
Il Sarnelli credeva, attraverso asserite criminalità, di poter conseguire quel podere che non gli spettava; ed il Maffei, aguzzando la penna per superarlo, caricava i nostri con altro livore di nuovi sognati delitti.

Così Alfonso al P. Villani il 21 aprile 1774: “Mi scrive il P. Corrado che il Barone ha cercato gli atti. Gesù Cristo lo assista ed a noi ci doni pazienza”. Ed al medesimo Padre: “Sento la nuova accusa fatta dall’amico, cioè Maffei, ai nostri Padri di Iliceto. Preghiamo il Signore, che lo faccia santo, e fidiamo nella misericordia di Dio, che egli ci aiuterà.”

♦ In quest’età, il povero Vecchio, travagliato qual era, non mancò richiamare in sé gli antichi spiriti del foro. Egli medesimo abbozzò la difesa. In data 2 giugno 1774 scrisse al P. Villan: “”Io ho fatto la risposta sopra i punti più principali. Questa mia risposta, dovendosi fare lo scritto, si darà in mano del Signor Celano, acciocché l’aggiusti a suo modo”.

♦ Tuttavia tremava anche lui: “Io faccio fare orazioni da tutti: faccio dire delle Messe, e non so più che fare. Celano va informando i Ministri; ma il pericolo è grande, ed imminente. Fate dire dal Popolo un Ave prima della predica, e fate fare orazione da Monasteri, e da tutti che potete. Le circostanze  sono tali, che mi fanno temere la rovina di tutta la Congregazione”.

La tempesta bensì non la stimava tanto contro i nostri, quanto contro di sé, che ne era capo, ed Istitutore. Scrisse al Padre Majone, che assisteva in Napoli: “Quando si parla a Ministri, non serve nominare la Congregazione; ma nominate me solamente, che sono l’unico e principale in questa causa“.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 53)  Leggi tutto nell’originale.

“Quando in Napoli si parla a Ministri delle accuse contro di noi, non serve nominare la Congregazione; ma nominate me solamente, che sono l’unico e principale in questa causa”.