S. Alfonso. Volontà di Dio e aridità di spirito

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206. S. Alfonso. Volontà di Dio e aridità di spirito.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

206. S. Alfonso. Volontà di Dio e aridità di spirito.

♦ Dobbiamo essere rassegnati nelle desolazioni di spirito. Quando un’anima si dà alla vita spirituale, il Signore all’inizio è solito colmarla di consolazioni, per svezzarla dai piaceri del mondo; ma poi, quando la vede più sicura nello spirito, ritira la mano, per provare il suo amore e vedere se lo serve e lo ama senza la paga di gioie sensibili sulla terra.
“In questa vita, diceva santa Teresa, il guadagno non sta nel godere Dio, ma nel fare la sua volontà”. In un altro passo dice: “L’amore di Dio non consiste nel provare consolazioni e dolcezze, ma nel servire Dio con fermezza d’animo e umiltà”; e ancora: “Dio prova coloro che lo amano con aridità e tentazioni”.

♦ L’anima ringrazi dunque il Signore quando si vede accarezzata con dolcezze, ma non si deve affliggere con impazienze quando si trova nella desolazione. Bisogna tenere ben presente questo punto, perché alcune anime superficiali, vedendosi nell’aridità, pensano di essere state abbandonate da Dio, oppure di non essere fatte per la vita spirituale, e così tralasciano l’orazione e perdono il frutto di quanto hanno fatto.
Il tempo migliore per esercitare la nostra rassegnazione alla volontà di Dio è quello dell’aridità. Non dico che tu non provi pena nel vederti abbandonata dalla presenza sensibile di Dio. Non si può non sentire tale pena, e l’anima non può non lamentarsi, dal momento che lo stesso nostro Redentore se ne lamentò sulla croce (cf. Mt 27,46). Ma nella sua pena deve sempre rassegnarsi totalmente alla volontà del suo Signore.

Tutti i santi hanno sofferto queste desolazioni e aridità di spirito. Queste il Signore le concede raramente e per lo più alle anime ancora deboli, perché non si arrestino nel cammino spirituale; le vere delizie sono un premio che Dio ci prepara in paradiso. La terra è luogo di merito, che si acquista con il patire, mentre il cielo è il luogo della ricompensa e della gioia. Perciò su questa terra i santi hanno desiderato e cercato non il fervore sensibile nella gioia, ma il fervore dello spirito nella sofferenza.

(S. Alfonso, Uniformità alla volontà di Dio pp. 303-305)
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Via su, accetta il modo con Dio ti tratta. Persevera nell’orazione e nel cammino intrapreso e d’ora in poi sta attento che i tuoi lamenti non vengano da poca umiltà e da poca rassegnazione alla volontà di Dio.