181. S. Alfonso. Dio abbraccia con misericordia.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
181. S. Alfonso. Dio abbraccia con misericordia
♦ Con quale amore e tenerezza Dio abbraccia il peccatore che ritorna a lui! Ce lo ha fatto capire Gesù con la parabola della pecorella smarrita.
Dopo averla trovata, il pastore se la mette in spalla tutto contento; poi chiama gli amici a rallegrarsi con lui: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta.
Gesù conclude dicendo: Ci sarà più gioia in cielo per un peccatore pentito (cf. Lc 15,4-7).
♥ Il Redentore ha mostrato ancora meglio la misericordia divina con la parabola del figlio prodigo. Dio è come un padre che, vedendo ritornare il figlio perduto, gli corre incontro e, prima che egli parli, lo abbraccia e lo bacia, e quasi viene meno per la tenerezza e la gioia che prova: Gli corse incontro, gli cadde al collo e lo baciò (Lc 15,20 Vg).
♦ Il Signore arriva a dire che, se un peccatore si pente, egli è disposto a dimenticare i suoi peccati, come se egli non l’avesse mai offeso: Se il malvagio si allontana da tutti i peccati… vivrà; nessuna delle colpe commesse sarà ricordata (Ez 18,21).
♦ Il Signore si gloria di avere pietà verso i peccatori e di perdonarli. E quanto ci mette egli a perdonare? Lo fa subito. A un tuo grido di supplica il Signore ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta.
♥ Dio non si comporta con noi come noi ci comportiamo con lui. Appena udrà, darà risposta: appena ci pentiamo e gli domandiamo perdono, subito Dio risponde: abbraccia e perdona.
(S. Alfonso, Apparecchio alla morte, XVI, III)
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