S. Alfonso. Valore della preghiera

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161. S. Alfonso. Valore della preghiera.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

161. S. Alfonso. Valore della preghiera.

♦ Le nostre preghiere sono così care a Dio, che egli ha incaricato gli angeli di presentargliele, appena noi gliele rivolgiamo. Sant’Ilario dice: “Gli angeli assistono alle preghiere dei fedeli e le offrono ogni giorno a Dio”. Le preghiere dei santi sono quel sacro fumo d’incenso che san Giovanni vide salire al Signore, offertogli dalle mani degli angeli (cf. Ap 8,3-4). E altrove lo stesso santo apostolo scrive che le preghiere dei santi sono come dei vasetti d’oro, pieni di odori soavi e molto graditi a Dio.
♦ Dio ci vuole salvi e, per il nostro maggior bene, ci vuole salvi da vincitori. Ora, finché siamo in questa vita, viviamo in una continua guerra, e per salvarci dobbiamo combattere e vincere. Ma noi siamo molto deboli e i nemici sono numerosi e assai potenti: come potremo affrontarli e vincerli? Facciamoci coraggio, e ognuno dica come l’Apostolo: Tutto posso in colui che mi dà la forza (Fil 4,13). Con la preghiera potremo far fronte a tutto, perché per mezzo di essa il Signore ci darà quella forza che noi non abbiamo.
♦ Dio, conoscendo la grande utilità per noi della preghiera, permette che siamo assaliti dai nemici affinché gli domandiamo il suo aiuto, che egli ci promette. E come egli si compiace quando nei pericoli ricorriamo a lui, così gli dispiace quando trascuriamo di pregarlo.
♦ E’ quanto dichiarò Isaia allorché da parte di Dio disse al re Achaz di domandargli un segno dell’aiuto che il Signore voleva dargli: Chiedi un segno dal Signore tuo Dio. L’empio re rispose: Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore. Disse così perché confidava nelle proprie forze e credeva di vincere i nemici senza l’aiuto di Dio. Per questo il profeta lo rimproverò: Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stanca-re la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? (Is 7,11-13). Ciò significa che infastidisce e offende Dio chi trascura di domandargli delle grazie, che egli è pronto a dare.
San Giovanni Crisostomo dice che la preghiera è un’àncora sicura per chi si trova nel pericolo di naufragare; è un immenso tesoro di ricchezza per chi è povero, e per chi è malato è una medicina efficacissima e un corroborante della salute.
Con l’aiuto che Dio dona a chiunque umilmente glielo chiede, possiamo tutto. Perciò quando ci facciamo vincere dalla tentazione non abbiamo scuse. Restiamo vinti solo per colpa nostra, perché non preghiamo.

(S. Alfonso, Gran mezzo della Preghiera, Parte I, II)
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Dio, conoscendo la grande utilità per noi della preghiera, permette che siamo assaliti dai nemici affinché gli domandiamo il suo aiuto, che egli ci promette. E come egli si compiace quando nei pericoli ricorriamo a lui, così gli dispiace quando trascuriamo di pregarlo.