154. S. Alfonso. Signore, aumenta la nostra fede

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154. S. Alfonso. Signore, aumenta la nostra fede.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

154. S. Alfonso. Signore, aumenta la nostra fede.

♦ Come faremo a vincere il rispetto umano, le cattive inclinazioni e tutte le altre tentazioni? Sentiamo quello che dice l’apostolo Giovanni: Questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra fede (1Gv 5,4). La fede ci dà la forza di superare tutti gli ostacoli che il mondo oppone a chi vuol salvarsi e farsi santo: la qual cosa dev’essere l’unico nostro fine ed è anche l’unico fine per cui Dio ci ha creati e ci conserva su questa terra: Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione (1Ts 4,3).
♦ E’ vero che il demonio è forte e che le sue tentazioni sono terribili. Ma chi ha fede vince tutto, come ci esorta san Pietro: Il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare: resistetegli saldi nella fede (1Pt 5,8). La stessa cosa scrive san Paolo: Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno (Ef 6,16). Lo scudo difende il corpo dalle frecce dei nemici; la fede difende l’anima dalle tentazioni dell’inferno: Il mio giusto vive mediante la fede (Eb 10,38).

♦ Con le massime della fede il giusto si conserva nella vita della grazia divina. Se la fede diminuisce, diminuiscono tutte le virtù; se si perde la fede, si perdono tutte le virtù. Quindi appena ci vediamo assaliti da qualche tentazione di superbia o dei sensi, per difenderci dobbiamo armarci con le massime della fede, considerando ora la presenza di Dio, ora la rovina che porta con sé il peccato, ora il conto che dobbiamo rendere nel giudizio divino, ora la pena eterna preparata per i peccatori, ora l’obbligo che abbiamo verso Gesù.

♦ Soprattutto la fede c’insegna che, nelle tentazioni, chi ricorre a Dio non resta sconfitto: Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici (Sal 17,4).
La fede inoltre ci mette in pace in mezzo a tutte le avversità che incontriamo, col farci comprendere che le pene di questa vita, se sono sopportate con pazienza, ci rendono più sicuri della salvezza eterna: Ora credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime (1Pt 1,8).

♦ Chi venisse tentato dal demonio circa le verità di fede, non si smarrisca, ma confonda il nemico con i suoi stessi mezzi: semplicemente rinnovando l’atto di fede, senza rispondere ai dubbi che il demonio cerca di insinuargli, e offra la vita pur di conservare la fede. […] San Francesco di Sales, mentre era infermo, fu assalito da una grave tentazione di fede circa l’Eucaristia. Il Santo, senza mettersi a discutere con il demonio, lo vinse con il solo nominare Gesù. In questo genere di tentazioni bisogna sottomettere umilmente l’intelligenza, credendo come vero tutto ciò che la Chiesa c’insegna e dicendo: “Per questa fede sono pronto a dare mille volte la vita”. Così, dove il nemico vuole condurci a una grande perdita, noi faremo un grande guadagno.

Preghiamo dunque continuamente il Signore come lo pregavano gli apostoli: Aumenta la nostra fede (Lc 17,5).
Amato mio Redentore, Verità infallibile, credo in te; misericordia infinita, confido in te; bontà infinita, ti amo; amore infinito, che ti sei donato tutto a me nella tua Passione e nell’Eucaristia. Mi dono tutto a te.

(S. Alfonso, Evidenza della Fede,  IX. Pratica della fede).
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Amato mio Redentore, Verità infallibile, credo in te; misericordia infinita, confido in te; bontà infinita, ti amo; amore infinito, che ti sei donato tutto a me nella tua Passione e nell’Eucaristia. Mi dono tutto a te.