Vangelo e riflessione 3a Domenica_ QUAR_C16

Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
“Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo”.

L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione della 3a Domenica Quar.C: “Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo”.
            • 2. Videoriflessione di Padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade – da Gloria.TV.
            • 3. Papa Francesco  risponde alle lettere dei bambini – da Gloria.TV.
            • 4a. Giubileo Story, 700 anni cercando il perdono – da Gloria.TV.
            • 4b.  Le Sante della misericordia da Gloria.TV
            • 5. L’Inferno (Divina Commedia) da Gloria.TV.
            • 6. OSSR – Monache Redentoriste.
            • 7. S. Alfonso: Le sue piaghe diventano nostri meriti. 

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica – Lc 13,1-9.
“Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo”.

In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

2. Videoriflessione di i Padre Giuseppe De Nardi,  parroco di Tiberiade – di Koinonia (dur.06:07) – da Gloria.Tv.

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3. Papa Francesco risponde alle lettere dei bambini da tv2000 di gioiafelice (dur. 02:18) – da Gloria.TV.

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4a. Giubileo Story, 700 anni cercando il perdono – di Irapuato (dur. 47:49) – da Gloria.TV.

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4b. Le Sante della misericordia: Teresina di Lisieux e Gianna Beretta Molla da tv2000 di Irapuato (dur. 17:13)  – da Gloria.TV.

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5. L’Inferno (Divina Commedia) di Irapuato  (dur. 14:14) – da Gloria.TV.

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6. OSSR – Monache Redentoriste di Izabela Stoklosa (dur. 8:51 ) – da YouTube.

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7. S. Alfonso: Le sue piaghe diventano nostri meriti. 

♦ Anche i Santi temono in punto di morte; ma essi dal timore passano alla confidenza.
Temeva S. Bernardo stando infermo, ed era tentato di diffidenza; ma pensando ai meriti di Gesù Cristo, discacciava ogni timore dicendo: “Le tue piaghe sono i mie meriti”.
♦  Temeva S. Ilarione, ma lieto poi disse: “Anima mia, che temi, avendo servito un Dio, ch’è fedele, e non sa abbandonare chi gli è stato fedele in vita?”
♦  Il P. Giuseppe Scamacca della Compagnia di Gesù, richiesto se moriva con confidenza, rispose: “E che ho servito Maometto, perché io abbia ora a dubitare della bontà del mio Dio, che non mi voglia salvare?”
♦  Se mai in morte ci tormenterà il pensiero di aver offeso Dio in qualche tempo, sappiamo che il Signore si è protestato di scordarsi dei peccati dei penitenti: “Se il malvagio si ritrae da tutti i peccati che ha commessi… nessuna delle colpe commesse sarà ricordata” (Ez.18,21-22).
♦  Chi odia il peccato, può star sicuro che Dio l’ha già perdonato. Il cuore dell’uomo non può star senza amare: o ama le creature o ama Dio; se non ama le creature, dunque ama Dio. E ama Dio, chi osserva i precetti. Chi muore dunque nell’osservanza dei precetti, muore amando Dio; e chi ama Dio, non teme.
Gesù mio, quando sarà quel giorno che io vi potrò dire: Mio Dio, non vi posso perdere più? Quando sarà che vi vedrò faccia a faccia, e sarò sicuro d’amarvi con tutte le mie forze per tutta l’eternità?
Ah mio sommo bene, unico amor mio, sino che vivo, sempre avrò da stare in pericolo di offendervi e di perdere la bella grazia vostra!
Maria Madre mia, raccomandatemi al vostro Figlio, ottenetemi la perseveranza nella sua amicizia e la grazia d’amarlo, e che poi ne faccia di me quello che vuole.
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