87. S. Alfonso. La preparazione spirituale degli ordinandi.
Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)
87. S. Alfonso. La preparazione spirituale degli ordinandi.
♦ Non meno scrupoloso era Alfonso circa gli esercizi da farsi dagli ordinandi. Diceva egli:”Questo mezzo è l’unico per far conoscere ai giovani i propri doveri”.
Non permetteva che si facessero in case Religiose meno osservanti. Ripeteva: “Se non vi è spirito di orazione per essi, come vogliono pretenderlo per gli altri. Si ridurrebbero gli Esercizi a starsene chiusi e divertirsi alle carte di mattina e di sera”.
♦ Egli voleva che immancabilmente i suoi Ordinandi si fossero portati o nelle Case di nostra Congregazione o in Napoli in quella di S. Vincenzo de Paoli. Scansava, quanto poteva Napoli, temendo qualche inciampo, che primo o dopo vi poteva succedere, e godeva in S. Angelo a Cupolo, perché casa solitaria, ed esente da occasioni peccaminose.
♦ Un Diacono lo aveva pregato di volerlo mandare in Napoli e non in S. Angelo, perché luogo rigido. Alfonso gli disse: “Insomma, voi volete andare a spasso”; e soggiungendo questi che poteva designargli in Diocesi un qualche Monastero, rispose Alfonso: “Eh sì, per andare a farvi un tresette!”. E dovette portarsi in S. Angelo, e non vi fu riparo.
(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 29). – Leggi tutto nell’originale.