64. S. Alfonso. Conservare l’amore di Cristo è Misericordia.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
64. S. Alfonso. Conservare l’amore di Cristo è Misericordia.
♦ Gesù Cristo deve esser tutto il nostro amore. Egli se lo merita, sia perché è un Dio d’infinita bontà, sia perché ci ha amati sino a morire per noi.
Oh quanta obbligazione noi abbiamo a Gesù Cristo! quanto noi abbiamo di bene, di lumi, chiamate, perdoni, aiuti, speranze, consolazioni, tenerezze, affetti amorosi, tutto l’abbiamo da Gesù Cristo.
Ma veniamo ai mezzi per acquistar l’amore a Gesù Cristo.
1. Bisogna desiderare questo amore a Gesù Cristo, e perciò bisogna chiederlo spesso, specialmente nell’orazione, nella Comunione e nella visita al SS. Sacramento. E questa è la grazia, che si deve cercare anche a Maria SS., all’Angelo custode ed al santo nostro Protettore: che ci facciano amare Gesù Cristo.
Dice S. Francesco di Sales che la grazia dell’amare Gesù Cristo contiene tutte le grazie, perché chi ama veramente Gesù Cristo, non può mancare in nessuna virtù.
2. Se vogliamo acquistare l’amore a Gesù Cristo, bisogna discacciare dal cuore ogni affetto di terra; nel cuore pieno di terra non vi trova luogo l’amor divino. Diceva S. Filippo Neri: “Quanto amore diamo alle creature, tanto ne togliamo a Dio”.
3. Bisogna esercitarsi spesso, specialmente nell’orazione, in fare atti d’amore a Gesù Cristo. Gli atti d’amore sono la legna, che mantiene acceso il fuoco della santa carità. Facciamo atti d’amore di compiacenza, dicendo: “Gesù mio, godo che siete infinitamente felice, e che il vostro Eterno Padre vi ama quanto se stesso”. Di benevolenza: “Vorrei, Gesù mio, che tutti vi conoscessero e tutti vi amassero”. Di preferenza: “Gesù mio, vi amo sopra ogni cosa, vi amo più di me stesso”. Facciamo ancora spesso atti di contrizione, che si chiamano atti di amor doloroso.
4. Chi vuole infiammarsi certamente di amore verso Gesù Cristo, procuri di meditare spesso la sua passione. Io dico non esser possibile che un’anima la quale spesso medita la passione di Gesù Cristo, non s’innamori di Gesù Cristo. Egli a questo fine, potendo salvarci con una sola goccia di sangue, anzi con una sola preghiera, volle tanto patire e spargere tutto il suo sangue, per tirare i nostri cuori ad amarlo; per cui chi medita la sua passione, fa una cosa molto a lui grata. Pertanto, lettor mio, fate voi spesso la vostra meditazione sopra i dolori di Gesù Cristo, almeno fatela in ogni venerdì, giorno in cui egli morì per nostro amore.
(S. Alfonso, da Via della salute, Parte terza, Regolamento di vita d’un cristiano, Capo III – Pratica delle virtù’ cristiane, 9. Pratica de’ messi per acquistare l’amore a Gesù Cristo).
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