S. Alfonso. La comunione, incontro con la misericordia

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54. S. Alfonso.  La comunione, incontro con la misericordia.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

54. S. Alfonso.  La comunione, incontro con la misericordia.

Amato mio Gesù, vero Figlio di Dio, che per me un giorno moriste in croce, in un mare di dolori e di disprezzi, io fermamente credo che state nel SS. Sacramento, e per questa fede son pronto a dar la vita.
Caro mio Redentore, io spero nella vostra bontà e nei meriti del vostro sangue che venendo in me oggi, mi accendiate tutto del vostro santo amore, e mi doniate tutte quelle grazie, che mi bisognano per esservi ubbidiente e fedele sino alla morte.
Ah mio Dio, vero ed unico amante dell’anima mia, e che potevate voi fare per obbligarmi ad amarvi ? Non v’è bastato, amor mio, di morire per me, avete voluto di più istituire il SS. Sagramento e farvi cibo mio, per donarvi tutto a me, e così stringervi ed unirvi tutto con una creatura così ingrata, come sono io. E voi stesso mi invitate a ricevervi e tanto desiderate ch’io vi riceva, o amore immenso! Un Dio darsi tutto a me!
Ecco, o Gesù mio, che mi accosto a cibarmi delle vostre sacrosante carni. Ah Dio mio, e chi sono io? e chi siete voi ? Voi siete un Signore d’infinita bontà, ed io sono un verme schifoso, lordo di tanti peccati, che tante volte vi ho discacciato dall’anima mia.
Signore, io non son degno neppure di stare alla vostra presenza. Ma voi per vostra bontà mi chiamate a ricevervi: ecco io vengo tutto confidato nella vostra pietà e nell’amore che mi portate.
Io spero che mi abbiate già perdonato; ma se non mi avete perdonato ancora, perdonatemi Gesù mio, prima che io vi riceva. Deh ricevetemi presto nella vostra grazia, giacché volete venire tra breve ad alloggiare dentro di me.
Venite dunque, Gesù mio, venite nell’anima mia, che vi desidera. Io vorrei ricevervi con quell’amore, con cui vi hanno ricevuto le anime più innamorate di voi, e con quel fervore con cui vi riceveva la vostra SS. Madre.
O Vergine beata e madre mia Maria, datemi voi il vostro Figlio, dalle vostre mani intendo riceverlo. Ditegli che io son vostro servo: così egli mi stringerà al suo cuore con più amore, ora che a me viene.

(S. Alfonso, da Via della salute, Parte terza, Regolamento di vita d’un cristiano, Capo II – Gli esercizi divoti, che debbono praticarsi, III. Atti prima della comunione). 
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Signore, io non son degno neppure di stare alla vostra presenza. Ma voi per vostra bontà mi chiamate a ricevervi: ecco io vengo tutto confidato nella vostra pietà e nell’amore che mi portate… Venite dunque, Gesù mio, venite nell’anima mia, che vi desidera.