S. Alfonso. Distacco dai parenti e misericordia

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52. S. Alfonso. Distacco dai parenti e misericordia. 

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

52. S. Alfonso. Distacco dai parenti e misericordia.

♦ Rimarchevole fu il distacco che Alfonso ebbe verso i suoi parenti, anche da Vescovo. Quando fu pronto il secondo matrimonio di suo Fratello Ercole « non si videro in lui quelle convenienze, che in queste occasioni si stimano necessarie tra parenti.
♦ D. Ercole avrebbe voluto la consolazione di averlo in Napoli, ma non gliela chiese, perché non la sperava.
Avvenuto lo sposalizio, convenienza voleva che Alfonso facesse qualche attenzione alla sposa. Tutto il regalo non fu che una figurina in stampa di Maria Santissima, con cornicella di legno, che in tutto costava pochi carlini.
D. Ercole non gradì questo fare; anzi quasi disgustato rimandò indietro il quadretto. Disse Alfonso: “Esso si ha preso collera, ed io più di lui. Che si credeva di avere? Tengo tanti pezzenti che si muoiono per la fame, tanti pezzenti, e tanti, e lui voleva complimenti?”
Ritrovandosi presente D. Michele Volpicelli, Gentiluomo di Sarno, dice essere stato quest’atto di Monsignore di tanta alienazione dai suoi, di somma confusione a sé e ad altri, considerandosi da ognuno il suo distacco, e come preferiva i poveri alle dimostrazioni più interessanti, ed in occasione così propria delle nozze di un Fratello Cavaliere».

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 16)  Leggi l’originale.

Reazione al dono di nozze. – “Esso si ha preso collera, ed io più di lui. Che si credeva di avere? Tengo tanti pezzenti che si muoiono per la fame, tanti pezzenti, e tanti, e lui voleva complimenti?”