S. Alfonso. La santa Comunione, unione di misericordia

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47. S. Alfonso. La santa Comunione, unione di misericordia.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

47. S. Alfonso. La santa Comunione, unione di misericordia.

♦ Dice S. Dionigi Areopagita che l’effetto principale dell’amore è di tendere all’unione. A questo fine appunto Gesù istituì la santa Comunione, per unirsi tutto all’anime nostre. Egli si era a noi come maestro, come esempio e come vittima; restava di darsi come cibo, per farsi una stessa cosa con noi, come il cibo si fa la stessa cosa con chi lo mangia, e ciò fece istituendo questo Sacramento d’amore. ♦ Sicché Gesù Cristo non fu contento di unirsi alla nostra natura umana, volle con questo Sacramento trovare il modo di unirsi ancora ad ognuno di noi, per farsi tutto di ognuno che lo riceve.
Quindi scrisse S. Francesco di Sales: “In niun’altra azione può considerarsi il Salvatore né più tenero, né più amoroso, che in questa, nella quale si annichila, per così dire, e si riduce in cibo, per penetrare l’anime nostre ed unirsi al cuore dei suoi fedeli”.
Perché Gesù ardentemente ci amava, volle unirsi con noi nell’Eucaristia, acciocché noi fossimo la stessa cosa con Lui. Voleste insomma, o Dio d’amore, che del nostro cuore col vostro se ne formasse un solo cuore.
  E ciò lo disse Gesù medesimo: “Chi mangia la mia carne dimora in me e io in lui”. (Gv. 6, 56). Chi si comunica dunque sta in Gesù, e Gesù sta in esso; e quest’unione non è di mero affetto, ma è unione vera e reale. Come due cere liquefatte, dice S. Cirillo Alessandrino, si uniscono insieme, così chi si comunica, diventa una cosa con Gesù Cristo.
  Figuriamoci dunque, quando ci comunichiamo, che Gesù Cristo ci dica quel che disse un giorno ad una sua cara serva, Margarita d’Ipres: “Vedi, figlia mia, la bella unione fra me e te; orsù amami, e stiamoci sempre uniti in amore, e non ci separiamo più “.
  Ah Gesù mio, questo è quello che io vi cerco, e voglio sempre cercarvi nella santa Comunione: “Stiamoci sempre uniti, e non ci separiamo più”. Io so che voi non vi separerete da me, se non sono io il primo a separarmi da voi. Deh non lo permettete, amato mio Redentore: mon permettete che mi separi da Voi.
O Madre di misericordia Maria, pregate per me, ed ottenetemi che io non mi separi più da Gesù, e non ami altro che Gesù.

(S. Alfonso, da Via della salute, Parte seconda – Meditazioni per otto giorni nell’ottava del Ss. Sagramento dell’Eucaristia, Med. V. Dell’unione che si fa dell’anima con Gesù nella santa Comunione
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In nessuna altra azione può considerarsi il Salvatore più tenero e più amoroso, che nella santa Comunione, nella quale egli, per così dire, si annichila e si riduce in cibo per penetrare le anime nostre ed unirsi al cuore dei suoi fedeli.