S. Alfonso. Un vescovo tra giustizia e misericordia

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45. S. Alfonso. Un vescovo tra giustizia e misericordia.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

45. S. Alfonso. Un vescovo tra giustizia e misericordia.

♦ Vari scandalosi di esecrande bestemmie, il vescovo Alfonso, col braccio del Governatore, restrinse nelle carceri. Evitò a questi la galera, avendo riguardo, essendo ammogliati, alla povertà delle famiglie, ed altre triste conseguenze.
♦ Dove ritrovò delle cattive donne (e ve ne era non poche), le fece chiamare, presenti i Parroci, pose loro avanti il fuoco e l’acqua: cioè la sua indignazione e la sua misericordia: “Se vi emendate, mi troverete padre, e tutto carità per voi; se persisterete nel peccato, mi avrete giudice, e non avrete né pace, né quiete”. E le raccomandò ai Parroci per esserne informato. Tante lo sperimentarono tutto amore, ed altre, essendo state recidive, furono oggetto della giustizia e del suo zelo…
… Rilevando che in Diocesi vi era poca esperienza per l’assistenza ai moribondi e che anche ai rustici contadini si facevano tiritere di passi latini e squarci di prediche, con disgusto e senza frutto dei poveri moribondi, Alfonso diede alle stampe un librettino con una pratica facile e devota, distribuendolo a tutti i sacerdoti, e specialmente a Parroci e loro Sostituti.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 13 passim)  Leggi l’originale.

Alfonso pose loro avanti il fuoco e l’acqua: cioè la sua indignazione e la sua misericordia: “Se vi emendate, mi troverete padre, e tutto carità per voi; se persisterete nel peccato, mi avrete giudice, e non avrete né pace, né quiete”.