Vangelo e riflessione 28a Domenica Tempo Ordinario_B15

Gesù e il giovane ricco.

L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione della 28a Domenica TO B : “È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago…”.
            • 2. Videoriflessione di padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade. – da Gloria.TV.
            • 3. Papa Francesco: Sinodo non è un parlamento… – da YouTube.
            • 4. Sinodo – la testimonianza di una famiglia – da YouTube.
            • 5. Gospel. “God on the mountain” (“Dio sulla montagna”)  da Gloria.TV.
            • 6. CSSR – Intervista a P. Michael Brehl – da YouTube.
            • 7. S. Alfonso: Raccoglimento e solitudine.

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica –  (Mc 10, 17-30).
“È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago…”.

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

2. Videoriflessione di padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade (dur. 5,40) – da Gloria.Tv.

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3. Papa Francesco: Sinodo non è un parlamento dove raggiungere un compromesso – vaticanit (dur. 2,45) – da YouTube.

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4. Messa d’apertura del Sinodo – La testimonianza di una famiglia (dur. 5,32) – da YouTube.

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5. Gospel: “God on the mountain” (“Dio sulla montagna”) cantato  da Lynda Randle – di bellanotizia (dur. 2,58) – da Gloria.TV.

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6. CSSR – Intervista a P. Michael Brehl  (in inglese) – Salt and Light (dur. 2,19) – da YouTube.

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7. S. Alfonso: Raccoglimento e solitudine..

  • Per solitudine si avverta che non deve più intendersi una pura oziosità… La solitudine oziosa è solitudine di bestia, la solitudine di certi studi o affari curiosi è solitudine mondana; la solitudine religiosa non è oziosa, né inutile, ma è tutta fruttuosa e santa.(S. Alfonso in La Monaca Santa).
  • La nostra vita deve essere lontana dalle cose secolaresche e nel trattare scambievolmente tra noi e anche nello scrivere, non dobbiamo servirci degli usi del mondo. Nel trattare con secolari sempre dobbiamo insinuare massime di spirito, e dobbiamo fuggire i discorsi delle cose del mondo.
    Siccome il compasso con una punta sta fisso e con l’altra forma il circolo, ritornando al punto della sua partenza, così dobbiamo noi portarci nel nostro operare.(S. Alfonso ).
  • La grande solitudine di S. Maria dei Monti, in cui si era ritirato S. Alfonso, fu per il Santo una chiamata a fondare una nuova congregazione. Il lamentevole stato dei campagnoli e dei caprai sparsi su quell’altura fu per lui una rivelazione, Il nobile signore che si era consacrato sulle pubbliche piazze ad evangelizzare i lazzaroni di Napoli, domandava a se stesso perché i missionari non andassero per le campagne, sui monti e sulle rive del mare a cercare a istruire e convertire questi figli di Dio e che conoscevano appena il Padre Celeste.
    La voce delle misteriose chiamate che gli ispirava simili riflessioni non tardò a rivelargli per mezzo di Mons. Falcoia e di Suor M. Celeste Crostarosa che era proprio lui l’uomo scelto da Dio a fondare una congregazione di missionari che si dedicassero alla salvezza delle anime più abbandonate.
Come credenti abbiamo chiara la percezione che le "cose" da salvare, oggi, sono tante... ma la famiglia ha la priorità su tutte... I "tesori" che si cercano, oggi, sono tanti, ma nessuno di essi appagherà il cuore dell'uono più della famiglia voluta da Dio o più di una comunità che segue Cristo e dove si vive quell'Amore che egli ci ha lasciato come segno distintivo. Il Sinodo, in corso, tenterà di dirlo con parole nuove e forti.
Come credenti abbiamo chiara la percezione che le “cose” da salvare, oggi, sono tante… ma la famiglia ha la priorità su tutte… I “tesori” che si cercano, oggi, sono tanti, ma nessuno di essi appagherà il cuore dell’uono più della famiglia voluta da Dio o più di una comunità che segue Cristo e dove si vive quell’Amore che egli ci ha lasciato come segno distintivo. Il Sinodo, in corso, tenterà di dirlo con parole nuove e forti.