Picone Angelo redentorista

(◊ in Italia) Studente Angelo Picone (1733-1754) (Ω in Italia)

Studente Angelo Picone. Caposele, 1754.

Questo giovane Studente di Manocalzati (AV) è nato nel 1733.

Nella sua umiltà confessava di avere condotto una vita di spensieratezze e di piaceri e voleva entrare nella Congregazione per soffrire.
Sebbene di salute molto delicata, praticò grandi mortificazioni. Il P. Cafaro lo chiamava la “perla del Paradiso“.

Fratello Picone manifestò sempre un attaccamento straordinario alla Congregazione. Di lui abbiamo una sua splendida lettera a S. Alfonso, in cui lo supplica di non fargli respirare l’aria natia, per paura di perdere la vocazione:

«Sono fermamente risoluto a morire in Congregazione – diceva – giammai ti lascerò, oh! madre mia, Congregazione! Morirò in mezzo a te a dispetto dell’inferno. Voglio solamente una cosa: vivere e morire come figlio del SS.mo. S. Redentore».

Quindici giorni prima della morte, scriveva: «Muoio contento, perché muoio nella Congregazione. Se io, che ho vissuto solamente nell’istituto muoio tanto gioiosamente, che sarà di colui che avrà vissuto in essa lunghi anni e con fervore? La sua morte sarà l’inizio del Paradiso!».
– «Placita enim erat Deo anima illius». Sap. 4-14.
P. BERTHE, Vita di S. Alfonso I p. 516.

Antica stampa del Paradiso redentorista: S. Alfonso presenta i suoi figli alla Madonna Immacolata in gloria. - Di questo disegno esiste la grande tela nella Casa Generalizia di Via Merulana, opera del pittore Senatore.
Antica stampa del Paradiso redentorista: S. Alfonso presenta i suoi figli alla Madonna Immacolata in gloria: lo studente Picone fa parte del numero dei giovani. – Di questo disegno esiste la grande tela nella Casa Generalizia di Via Merulana, opera del pittore Senatore.