Il senso della religione

00SPaoloPrega

114.  Il senso della religione.
Perdonami, Signore: finora ho conservato la forma della religiosità rinnegandone la forza.

Confesso, Signore, che sono stato
pieno di amor proprio,
di amore al denaro,
fanfarone, arrogante, bestemmiatore,
disobbediente ai genitori, ingrato,
traditore,
più amante del piacere che di Dio,
conservando la forma della religiosità
ma rinnegandone la forza.

Ma ora cerco di condurre,
una vita migliore.
E accetto il fatto che tutti
quelli che vogliono vivere
religiosamente
in te, Cristo Gesù,
saranno perseguitati.

Ciononostante spero di rimanere
in quelle cose che ho imparate,
e di cui sono stato convinto,
conoscendo quelli da cui le ho imparate
e conoscendo le Sacre Lettere
che possono rendermi sapiente
per la salvezza
mediante la fede in te, Cristo Gesù.

Tutta la Scrittura
è divinamente ispirata
e utile
per l’insegnamento; per il rimprovero,
per la correzione;
per la formazione alla giustizia.
Aiutami, Signore,
ad essere l’uomo di Dio,
atto ed equipaggiato
per ogni opera buona.

(Seconda Lettera a Timoteo, cap. 3,2-17)

Ora che mi sono allontanato da una «forma di religione» puramente esteriore verso il suo significato interiore, trovo che è tutt’altro che l’oppio dei popoli. La religione non è una specie di sogno per sfuggire al mondo: è piuttosto il duro confronto dell’uomo creato con la realtà increata, delle tenebre con la luce, dell’amore con la persecuzione. Una grande missione.

________________________

Paul Hilsdale
Nel Signore Gesù – Preghiere dalle lettere di Paolo
ed. 2004
_________________________

x114