Tolleranza

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113.  Tolleranza.
Insegnami, Signore, a sopportare il male senza risentimenti.

Signore, intendo fare del mio meglio
per presentarmi
degno di approvazione al Padre,
come un lavoratore
che non ha di che vergognarsi,
come uno che conduce
la parola di verità
per diritti sentieri.

Dammi forza per fuggire
le passioni giovanili
e perseguire la giustizia,
fede, amore, pace
insieme a tutti i tuoi amici
che ti invocano con cuore puro,
Signore.

Aiutami a rifiutare
questioni stupide e non istruttive
sapendo che alimentano le contese.
E non deve litigare, Signore,
un tuo servitore,
ma essere gentile verso tutti,
atto a insegnare,
e sopportare il male senza risentimenti
con mitezza correggendo
gli oppositori
con la speranza che il Padre
dia loro il pentimento
per una conoscenza completa
della verità.

(Seconda Lettera a Timoteo, cap. 2,15-25)

Cristo non va proclamato con parole altisonanti o con argomentazioni amareggianti. Io sono chiamato a essere un apostolo e non un polemista. A dare un esempio di amore e di pace, non di potenza o di dominio. La presenza redentiva di Cristo è sempre avvertita come una mano amica, gentile, che corregge con amore perché tutti possano «pentirsi e arrivare alla verità».

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Paul Hilsdale
Nel Signore Gesù – Preghiere dalle lettere di Paolo
ed. 2004
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