Consapevolezza della grazia

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102.  Consapevolezza della grazia.
Un tempo anche noi eravamo insensati, disobbedienti, ingannati.

Ci rammenti, Signore,
di essere sottomessi
ai governanti e alle autorità,
di obbedire,
di essere pronti per ogni opera buona,
di non bestemmiare nessuno
di non litigare, di essere comprensivi,
mostrando ogni mitezza verso tutti.

E come possiamo sentirci
e agire superiori
agli altri, dimenticando
il nostro passato
e insistendo sulla deferenza
e sul rispetto,
quando noi stessi,
un tempo, eravamo insensati,
disobbedienti, ingannati,
a servizio di molteplici passioni
e piaceri,
in malizia e invidia,
odiosi e sprezzanti.

Fu allora che sperimentammo
la tua bontà e filantropia
Dio, nostro Salvatore.
Ci hai salvati tu
non per le opere
da noi compiute nella giustizia
ma secondo la tua misericordia,
mediante un bagno di rigenerazione
e di rinnovamento
nello Spirito Santo,
che tu hai effuso su di noi riccamente
mediante Gesù Cristo nostro salvatore,
perché, giustificati dalla grazia di lui
divenissimo eredi
in base alla speranza di una vita eterna.

(Lettera a Tito, cap. 3,1-7)

Me stesso e tutto quanto posseggo è un dono di Dio. Soltanto il peccato è veramente mio, se intendo vantarmi. Se non sono soddisfatto dei miei talenti è di Dio che non sono soddisfatto. E se disprezzo la cultura, i talenti di un altro, è sempre ancora Dio che disprezzo. Tutto è suo dono. Signore, fa’ che io conservi sempre la consapevolezza di questa verità di fede.

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Paul Hilsdale
Nel Signore Gesù – Preghiere dalle lettere di Paolo
ed. 2004
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