(◊ in Francia) P. Camille Mesmer (1872-1923) (Ω in Francia)
P. Camille Mesmer. Gannat 1923.
Nato a Rothau (Basso-Reno) il 28 febbraio 1872, all’indomani della guerra franco-tedesca, il P. Mesmer conservò sempre per la Madre-patria il più acceso patriottismo. I genitori optarono per la Francia.
Dopo aver terminato gli studi al collegio apostolico diretto dai Padri Gesuiti in Inghilterra, Camille entrò nel 1891 nel noviziato a Stratum (Olanda). Il suo motto era questo: «Voglio dare piuttosto la vita e il sangue che abbandonare la vocazione e la Congregazione, mia madre».
Ordinato sacerdote, fu annoverato nella Vice provincia dell’Alsazia-Lorena e diventò missionario.
Mesmer sarà l’apostolo delle parrocchie prive di sacerdote durante la guerra del 1914 nell’Isère, e dopo la guerra nei paesi devastati del Belgio; missionario nella nostra casa di rifugio a Honnay in Belgio, ed infine nei paesi limitrofi alla casa di Gannat.
Durante un corso di lavori apostolici, il P. Mesmer fu colto da una duplice malattia: asma e bronchite. Predicò l’ultima missione a Tauves (Puy-de-Dôme). Ritornò a Gannat, esausto, e lo stato di salute diventò allarmante. Le facoltà restate intatte si indebolivano poco a poco e non gli permettevano più nessun serio sforzo intellettuale. P
regava molto, leggeva le vite dei santi, poi, per rilassarsi, leggeva le avventure di “Chapuzot”, o impegnava un confratello caritatevole in una partita a dama.
Siccome il male peggiorava, il P. Mesmer espresse le sue ultime volontà e ricevé gli ultimi sacramenti. Morì il giorno della festa della B. V. Maria Addolorata.Certo, il P. Mesmer aveva una coscienza molto delicata. Aveva i suoi difetti: una grande impressionabilità, ma si controllava estremamente per non dare dispiacere e mostrare di non averne. Perciò era sinceramente amato da tutti.
Molto amico della vita di famiglia e delle feste di famiglia, era sempre pronto a servire, specialmente i confratelli di passaggio. Religioso, non si accontentava di ubbidire ai superiori, provava per essi affetto. Era l’uomo rispettoso dell’autorità; la mancanza di dedizione per la comunità o per la vita apostolica l’innervosiva.
Il P. Mesmer sarà ricordato come missionario ardente, pieno di fuoco e di cuore. Questo ardore l’aveva attinto dalla pratica delle tre grandi devozioni sacerdotali ed alfonsiane: Eucarestia, devozione a Maria e preghiera.
Un giorno aveva chiesto alla Madonna: «Datemi di essere come Gesù, sacerdote e vittima. Sacerdote cioè: uomo di Dio, uomo delle anime, uomo dell’eternità. Vittima, come Gesù crocifisso, ecco il mio ideale».
—«Charitas operit multitudinem peccatorum». Pr. 10-12.
Professione: 15 ottobre 1892.
Ordinazione sacerdotale 29 agosto 1897.