1ª settim. Avvento – Mercoledì – Santi nella carità
O Signore, il tuo amore e la tua grazia mi accompagnino in tutti i giorni della mia vita (Sal 23,6).
• Come si fa presto a dire: Dio è amore! Sì, l’espressione è breve: se conti è una frase sola; ma se pesi, quanto è ponderosa! Dio è amore,… chi sta nell’amore sta in Dio, e Dio in lui. Abbi la tua dimora in Dio e sii tu dimora di Dio; sta in Dio e Dio starà in te. Resta in te Dio per tenerti in sé; resti tu in Dio per non cadere.
(In I Io 9, 1).
Ecco, Signore, che tu mi ecciti ad amarti. E potrei io amarti, se tu per il primo non m’avessi amato? Se fui pigro ad amare, deh! ch’io non sia pigro nel corrispondere al tuo amore. Tu fosti primo ad amarmi… e neppur dopo questo sono disposto ad amarti!
Mi amasti benché iniquo, ma distruggendo la mia iniquità; mi amasti benché iniquo, ma non mi hai chiamato alla Chiesa perché continuassi a commettere l’iniquità. Mi amasti infermo, ma venisti a visitarmi per guarirmi. Da ciò si rese manifesta la tua carità verso di me, perché venisti in questo mondo, affinché per te io abbia la vita (In I Io 7, 7).
Non voglio essere solo a magnificarti, non voglio essere solo ad amarti; non voglio essere solo ad abbracciarti: ché, abbracciandoti io, non mancherà ad altri ove porre le sue braccia…
Vergogna per me, se volessi portarti un amore invidioso!… Trarrò in amore i miei congiunti e tutti quelli di casa mia… Anzi, trarrò quanti posso, per via di esortazioni, di preghiere, di discorsi, di ragionamenti, accompagnati da mansuetudine e amabilità. Sì li trarrò ad amarti, sicché magnificandoti essi pure, siamo nel magnificarti tutti uniti (In Ps 33, 11, 7).
( S. Agostino).
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• Amore chiama amore: nonostante la mia miseria e l’essere ancora agli inizi, non voglio trascurare mai di considerare questa verità e di eccitarmi all’amore. Quando tu, o Signore, mi facessi la grazia di accendermi in cuore questo fuoco, tutto mi diverrebbe facile e potrei in breve passare alle opere senza alcuna fatica.
Dio mio, per l’amore che ci hai portato e per quel tuo glorioso Figliolo che per amor nostro ha sofferto tanto, donami questa fiamma di cui ho tanto bisogno.
(S. Teresa di Gesù, Vita 22, 14).
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da “Intimità divina”
Roma 1992