P. Giuseppe Fantetti (1825-1896) – Italia.
P. Giuseppe Fantetti (1825-1896)
Torremaggiore [FG] fu la sua patria. Nacque il 13 febbraio 1825.
Professò il 6 novembre 1842. Ascese al Sacerdozio il 3 marzo 1849. Morì in Ciorani il 30 settembre 1896.
Fu mio Maestro del Noviziato in Marianella dal 7 gennaio al 20 maggio 1891. Oh quanti belli ricordi! Che Padre santo! Dovrei scrivere tante cose ad onore del mio caro e venerato P. Maestro…
Fantetti fu soggetto insigne per virtù e dottrina, (così scrive il P. Aquino). A 17 anni si ascrisse al nostro Istituto. Conservò mai sempre un candore illibato, tanto che si attirava la simpatia di tutti, ed era stimato comunemente per Santo.
Nella predicazione riuscì a meraviglia, veniva chiamato per antonomasia: «Il Divino Fantetti»
Percorse colle sante Missioni porzione dello Stato Pontificio, della Calabria e del Napoletano.
Occupò più volte ed in vari Collegi la carica di Rettore. Fu molti anni Maestro dei Novizi. Fervente amante di Maria SS.ma e di S. Giuseppe di Lei Sposo nei discorsi pubblici e privati cercava d’invogliare tutti alla loro devozione.
Colpito per ben tre volte da apoplessia ne sopportò con edificazione e perfetta rassegnazione le funeste conseguenze durante il lungo corso di tre anni.
Invocava quasi di continuo il nome dolcissimo di Maria; a Lei si raccomandava come un figliuolo a tenera madre. E col nome di Maria in bocca cessò di vivere verso le 4 p.m. del giorno 30 settembre 1896, di mercoledì, giorno ch’è consacrato a Maria del Monte Carmelo.
La sua morte avvenne nel Collegio di Ciorani. Morto, fu tenuto ed invocato per Santo.
O Padre mio, che mi fosti Maestro per cinque mesi di noviziato in Marianella, dove tanto mi edificasti colla tua santa vita, deh! ora che contempli, come spero, da faccia a faccia lassù nei Cieli, Maria, la cara Madre che tanto sapesti amare qui in terra, non dimenticarti di me, tuo umile novizio di Marianella, dinanzi al suo eccelso Trono, e pregala onde poterti un dì rivedere ed abbracciare per sempre in Paradiso.
Quando i Padri furono espulsi da Catanzaro, furono affettuosamente accolti a Tropea dal Rettore P. Fantetti nel 1866. E di tutta la Compagnia si conserva un bel Gruppo Fotografico con in mezzo il Rettore Fantetti.
Fantetti era figlio al Medico Michele ed a Rosa Balsamo. Aveva un fratello sacerdote ed un altro Chimico Farmacista.
Fin dalla più tenera età manifestò grande devozione per la nostra Congregazione, essendo stato in casa di suo padre in Torremaggiore S. Alfonso quando si portò a Foggia, come aveva udito dal suo Avo. Così, fin dall’età di 17 anni, contro il volere del padre, lasciò la casa e partì coi Redentoristi.
Dopo la soppressione, P. Fantetti con i Padri De Marco, Falco e Bucci con un Laico si stabilì a Torremaggiore, ed edificò col suo zelo di sacerdote e di confessore. Molti penitenti affluivano presso il dotto e pio P. Fantetti, ricevendone lumi per perfezionarsi.
Tutti erano ammirati dello zelo del santo P. Fantetti e ricorrevano a lui per ricevere grazie, che per sua intercessione ottenevano. La stessa nipote Carolina Fantetti di anni 63, tuttora vivente in Torremaggiore ricorda benissimo di aver ottenuto per mezzo dello zio, mentre era Maestro dei Novizi a Marianella, la guarigione agli occhi della sorella Flavia, che aveva perduto un occhio e a nulla riuscivano i rimedi mondani e solo col soprannaturale intervenendo per mezzo della preghiera dello zio, che fece una novena con l’esposizione del SS.mo, si ottenne la grazia.
Testamento olografo del 14 luglio 1895: Io sottoscritto Giuseppe Fantetti fu Michele fo col presente atto il mio testamento olografo… Non ho mobilia. Quanto si trova nella mia stanza non mi appartiene. Ciorani ecc.
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Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.2 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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