(◊ in Francia) Aspirante Pierre Le Fur (xxxx-1917) (Ω in Francia)
Aspirante Pierre Le Fur. Beaumont (Meuse), 1917.
ucciso nella guerra del 1914-18.
Si può dire di questo bravo giovane: “Consummatus in brevi explevit tempora multa“; la breve esistenza vale una lunga vita.
Arruolato nel 1916, al 48° reggimento di fanteria, rimase un po’ confuso passando della calda atmosfera dell’aspirantato alla movimentata vita di caserma e dei campi.
Ma si riprese rapidamente e affrontò gioiosamente le cose: dalla pietà dell’aspirante sgorgò come sorgente naturale il coraggio del soldato. Scriveva: «Ci siamo preparati ad eventi imminenti attraverso un ripiegamento militare»; e questo evento avvenne nel fatale giorno del 18 settembre.
Vicino a Beaumont, regione di Verdun, scoppi di granata gli crivellarono i due piedi, le braccia, la schiena, la nuca, la testa. Una scheggia consistente gli penetrò l’intestino tenue.
Evacuato, ricevé le cure premurose degli infermieri, soprattutto di un bretone, suo compagno, vicario a Lannillis, vicino a Quimper. Fu ammirevole per la pazienza durante i lunghi nove giorni di terribili sofferenze alle quali Dio volle sottometterlo. Morì in seguito alle ferite, il 27 settembre 1917, dopo aver ricevuto i sacramenti.
All’aspirantato, Pierre Le Fur era sempre stato modello di virtù; la generosità, la serietà, il buono umore, l’attaccamento ardente alla Congregazione lo rendevano caro ai superiori ed ai compagni. Anche morendo, unì in un stesso affetto la famiglia spirituale, la famiglia di sangue e la Francia per la quale aveva versato il sangue.
Pierre Le Fur fu decorato con la croce di guerra e con la medaglia militare.