(◊ in Svizzera) P. Ferdinand Fleury (1819-1873) (Ω in Francia)
P. Ferdinand Fleury. Contamine, 1873.
Il P. Fleury nacque il 10 settembre 1819 a Courroux (Svizzera). I suoi genitori occupavano uno dei primi ranghi tra i cattolici dell’antica rocca.
Entrò nella Congregazione a Friburgo, e fece il suo noviziato a Finale, diocesi di Modena, mentre si costruiva la nuova casa di Friburgo.
Diventato missionario, il P. Fleury fu del numero delle grandi anime che vivono, per così dire, inchiodate alla croce.
La sua prima croce fu la sua poca memoria; gli occorreva tre e quattro settimane per apprendere il poco che serviva per predicarlo correttamente. La sua azione, peraltro, era naturale, varia e molto vivace.
La seconda croce fu il suo incarico di superiore per diciassette. anni: l’orrore degli onori, l’obbligo delle correzioni e le conferenze alla comunità. Cacciato da Friburgo dalla rivoluzione, fece parte delle Comunità di Contamine, di Saint-Nicolas-du-Port, dove fu nominato Superiore per due volte. Là fece costruire la chiesa attigua alla casa.
Il P. Fleury eccelleva per la sua saggezza, la sua prudenza ed il suo giudizio pratico. Missionario eminentemente zelante, sviluppò grandemente l’opera delle missioni, grazie al suo notevole talento di missionario popolare.
Il P. Fleury era un uomo mortificato, molto duro verso se stesso, dimentico dei suoi comodi, ed estremamente attento a non ferire nessuno. Durante i nove ultimi anni della sua vita, la croce si è appesantita ancora su lui.
Come Rettore di Saint-Nicolas, ricevé il suo trasferimento immediato a Châteauroux fuori del tempo delle nomine. Ecco quale ne fu la causa. La chiesa era stata appena costruita, ed il vescovo di Nancy, Monsignor Lavigerie, non volle che fosse aperta al culto, perché faceva ombra al curato di Saint-Nicolas. Obbligò il P. Fleury a firmare un impegno che ledeva fortemente i diritti dei religiosi che erano esenti. Il buon P. Fleury credé, firmandolo, di fare qualcosa pro bono pacis. Fu questa, senza dubbio, la ragione della disposizione di Roma a suo riguardo.
Il P. Fleury, morendo, lasciò ai suoi confratelli un modello di regolarità, di modestia, di pazienza e di rassegnazione eroica. —”Cum Christo confixus sum cruci” Galat. 2-19.
Professione: 2 febbraio 1841.
Ordinazione sacerdotale: 24 agosto 1845.