Lamboglia Giuseppe redentorista

P. Giuseppe Lamboglia (1841-1878) – Italia.

P. Giuseppe Lamboglia (1841-1878)

Nacque a Lauria, in provincia di Potenza, il dì 24 aprile 1841.
Fece la sua oblazione il giorno 1° novembre 1859. Ascese al Sacerdozio ai 24 settembre dell’anno 1864.

Era dottissimo in Letteratura, Greco, Italiano e Latino. Fu uno dei primi che previde i nuovi metodi; e stampò diversi opuscoli.
Fu discepolo di Mons. Capone, Vescovo di Muro, che lo amava tanto.

Dopo l’espulsione del 1866 aprì un Istituto di educazione ed istruzione ad Aieta, in Diocesi di Cassano Jonio. Tutti i giovani hanno fatta ottima riuscita, avendo ereditato lo spirito e la scienza dell’Istitutore.

Fu Rettore del Seminario di Rotonda, appena fatto Vescovo di Cassano il nostro P. Alessandro Basile.
P. Lamboglia sarebbe stato fatto Vescovo se la morte non lo avesse raggiunto così presto a soli 37 anni di età, il 20 settembre 1878 in Rotonda.

Era molto stimato da Gennari, che fu poi creato Cardinale, da Capone e Basile, e da molti uomini di merito. ( Mons. Scognamiglio di Matera mi favorì queste notizie e la presente fotografia).

«Il di 20 settembre u.s. alle ore 9.30 di mattina, dopo una lunga e penosissima infermità di cuore, sopportata con rara pazienza, munito più volte del Pane Angelico e di tutti gli altri conforti di nostra sacrosanta Religione, passava agli eterni riposi il P. Giuseppe Maria Lamboglia del SS.mo Redentore, e Professore nel Seminario – Ginnasio di Rotonda.

Nacque a Lauria da Domenico e Teresa Palladino. Orfano, sin da fanciullo, del padre, ebbe dalla madre e dalla sorella maggiore una cristiana e savia educazione, e profittò di quel migliore insegnamento che offriva, allora, la sua patria.

Segni non equivoci di vocazione celeste lo spingevano alla vita religiosa, ed a 17 anni, nel novembre 1858 entrò nell’inclita Congregazione del SS. Redentore, dove l’egregi sue doti e il grande amore allo studio gli guadagnarono ben presto l’affetto e la stima di tutti.

Compiuto nel Collegio di Ciorani l’anno di probazione, fece rapidi progressi nelle lettere e nelle scienze; e costretto ad uscirne per la Soppressione Governativa si fermò con altri Condiscepoli in Salerno, dove continuò e compì gli studi sacri sotto la direzione dello esimio P. Raffaele Capone (ora Vescovo di Muro Lucano), il quale lo ebbe sempre carissimo.

La soverchia applicazione allo studio gli fu cagione di grave e mortale infermità di petto, da cui se fu del tutto libero deve ascriversi a special favore celeste.

Ritornato in Lauria, sua patria, e riavutosi del suo male, col consenso dei Superiori, si applicò alla istruzione della Gioventù, e con tale ardore vi si dedicò, e con sì bel metodo, che i Giovinetti, sotto il suo insegnamento riportarono quasi sempre piena approvazione in tutti gli esami ginnasiali e liceali che sostennero presso il Governo.

Per lo stesso scopo fu chiamato in Aieta, dove si trattenne due anni con gran profitto di questa gioventù.

Venuto in questa Diocesi di Cassano per governarla, il zelantissimo Mons. Basile, si avvalse dell’opera del Lamboglia per fondare e dirigere il vasto Seminario – Ginnasio di Rotonda; e qui l’amore alla Gioventù, lo zelo per la gloria di Dio, l’interesse pel bene della Chiesa, di cui questi era pieno, ebbero largo campo a spiegarsi.

Ne è prova la bella fama acquistata da siffatto Istituto, che accolse centinaia di alunni, i quali poterono compiere con gran successo la loro morale ed intellettuale educazione.

Il P. Lamboglia vi fu Rettore e Professore in diverse classi, e prestò l’opera sua con gran disinteresse, lieto solo del profitto che riportavasi sotto la sua direzione.

Era instancabile nello insegnamento non solo, ma si pure nel ministero della predicazione e delle confessioni, in cui spendeva volentieri quel tempo che rimanevagli dai lavori ordinari.

In sua patria promosse ancora l’impianto della Pia Unione delle Figlie di Maria, che forma l’ornamento di quel Paese.

Intento sempre allo studio, scrisse utili opere didascaliche, che gli acquistarono bella fama, e molte scientifiche e letterarie accademie si pregiarono di averlo a Socio.

Se non che le straordinarie e continue fatiche gli ebbero ben presto logora la sanità, e non tardò a manifestarsi una incurabile idrocardia, che dopo averlo lungo tempo tormentato lo ha già spento!

Ma egli, se nel più bel fiore degli anni scende nel sepolcro, vi scende vittima di zelo, di abnegazione, di carità. Vi scende con lasciare una ricca eredità di preclari esempi e di vivo affetto e desiderio in quanti lo conoscevano ed or ne sono inconsolabili.

Voglia Iddio benefico e misericordioso accoglierne l’anima benedetta nel sorriso della sua Gloria». (Dal Monitore Ecclesiastico, stampato in Conversano da D. Casimiro Gennari valente canonista, 1839-1914, che fu poi creato Cardinale).

Il P. Tallaridi scrisse nel Libro delle Messe: «Il dì 20 Settembre 1878 passava all’eterno riposo il nostro P. Lamboglia, pieno di rari talenti, applicazioni interessantissime, istruito nelle Lingue Greco, Francese, Latino ecc. A queste doti della mente univa una virtù straordinaria. «Osservatore esattissimo delle nostre Regole e Costituzioni».

Il 28 Novembre 1878 si celebrarono solenni funerali dal Vescovo di Cassano Jonio al rimpianto Rettore e Professore P. Giuseppe Lamboglia a Rotonda.

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Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.2 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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Ritratto del P. Giuseppe Lamboglia, redentorista nativo di Lauria, uomo di rare capacità intellettuali e spirituali. Morì a soli 37anni, consumato da uno zelo fin troppo generoso per la formazione spirituale e intellettuale dei giovani.
Ritratto del P. Giuseppe Lamboglia, redentorista nativo di Lauria, uomo di rare capacità intellettuali e spirituali. Morì a soli 37 anni, consumato da uno zelo fin troppo generoso per la formazione spirituale e intellettuale dei giovani.

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