9. “DOLCEZZA”:
Maria rende dolce la morte ai suoi devoti
Un amico vuol bene sempre, è nato per essere un fratello nella sventura (Pr 17,17). I veri amici e i veri parenti non si conoscono in tempo di prosperità, ma in tempo di angustie e di miseria.
Gli amici del mondo non lasciano l’amico finché è nella prosperità; ma se per caso egli cade in qualche disgrazia, specialmente quando è vicino alla morte, allora essi lo abbandonano.
Con i suoi devoti Maria non fa così. Nelle loro angustie, specialmente in quelle della morte, che sono le più grandi che ci possano essere sulla terra, Lei, Madre buona, non sa abbandonare i suoi servi fedeli. Lei, che è la nostra vita durante l’esilio terreno, diventa la nostra dolcezza nel momento della morte, per ottenerci una morte dolce e beata. Fin dal giorno in cui Maria ebbe la fortuna e il dolore di assistere alla morte del suo figlio Gesù, capo dei predestinati, Maria ottenne la grazia di assistere tutti i predestinati nella loro morte. Per questo la santa Chiesa ci fa pregare la beata Vergine di soccorrerci nell’ora della morte: Prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte.
Grandi sono le angustie dei poveri moribondi, sia per il rimorso dei peccati commessi, sia per il timore del giudizio divino ormai prossimo, sia per l’incertezza della salvezza eterna. Soprattutto in quel momento l’inferno si arma e si dà da fare con tutte le sue forze per impadronirsi dell’anima che sta per entrare nell’eternità. Esso sa che gli resta poco tempo per farlo e che, se la perde allora, la perde per sempre: Il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo (Ap 12,12). […]
La nostra regina Maria mette in fuga il maligno. Nell’ora della morte, se Maria sta dalla nostra parte, che timore dovremmo avere? Davide, temendo le angosce della morte, si consolava con la fiducia in Dio: Anche se dovessi attraversare la valle d’ombra della morte…, il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza (Sal 22,4 Vg). Secondo il Cardinale Ugo, per bastone si può intendere la croce del Redentore e per verga l’intercessione di Maria. […]
Nella Lettera ad Eustochio, san Girolamo scrive che Maria soccorre i suoi cari servi in punto di morte, e nel passaggio all’altra vita viene loro incontro per incoraggiarli e accompagnarli al tribunale divino. […] San Vincenzo Ferreri aggiunge: “La beata Vergine riceve le anime dei morenti”. L’amorevole Regina accoglie le loro anime sotto il suo manto e le presenta al giudice suo Figlio, e in questo modo certamente ottiene loro la salvezza. […]
Le sue catene saranno per te una protezione potente; alla fine troverai riposo in lei (Sir 6,29.28).
Beato te, fratello, se in punto di morte ti troverai legato dalle dolci catene dell’amore alla Madre di Dio! Queste catene di salvezza ti assicureranno la salvezza eterna e in punto di morte ti faranno godere una grande pace, principio della pace e del riposo eterno. […] Il fatto che in passato sei stato un peccatore non t’impedirà questa consolazione, se da oggi in poi cercherai di vivere bene e di servire questa riconoscente e benevola Regina. Nelle angosce e tentazioni della morte, essa ti assisterà e ti conforterà. […]
Quale consolazione sarà per noi al termine della nostra vita, mentre verrà deciso il nostro destino eterno, avere vicina la regina del cielo che ci assisterà e consolerà con la sua protezione!
(da Le Glorie di Maria, Parte I, II, 3)
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