De Falco Cosma redentorista

P. Cosma De Falco (1816-1856) – Italia.

P. Cosma De Falco (1816-1856)

Ebbe i suoi natali nel 1816 nella parrocchia di Piazzolla in tenimento di Saviano nel distretto e diocesi di Nola.
Educato dall’infanzia nella scuola del Vangelo, giunto che fu agli anni di pigliare stato, volse le spalle al mondo, e trovò asilo nella congregazione del SS. Redentore.

Quivi col crescere degli anni crebbe ancora nelle virtù, e sviluppò l’ingegno per le scienze tanto che appena terminato lo studio della teologia morale fu scelto ad insegnarla ai nostri giovani studenti.
Dato termine a questo corso, si occupò alla predicazione, e vi riuscì ammirabile per la chiarezza delle idee, e per lo squisito maneggio della Sacra Scrittura.

A dir breve, il P. Falco era un soggetto di vaglia e di merito; per cui il rettore maggiore P. Giuseppe Lordi, di onorata memoria, lo elesse per la seconda volta a leggere la teologia morale ai nostri giovani; facoltà ove risplendeva a meraviglia il suo vasto e penetrante ingegno.

Ma ecco che a mezzo corso il Cielo lo chiama a sé, ed egli nell’età di 40 anni, giulivo sacrifica la sua vita al Signore con una malattia gastrico biliare nervosa della durata di dieci giorni, morendo con la morte dei giusti, e nella vigilia dell’Assunzione di Maria al Cielo, come sempre aveva desiderato.

Si nota come degno di memoria, che presso all’agonia volle l’immagine di Maria Vergine, ed era quella che aveva sul tavolino; come ancora il Crocifisso, e, stringendo l’uno nella sinistra, l’altra nella destra, affettuosamente diceva:«Madre e Figlio, vi raccomando l’anima mia».

Diceva pure:«Amor meus crucifisus est, et ego nesciebam – In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum».
Così dicendo, moriva al suonar l’Angelus Domini della vigilia, come si è detto, dell’Assunzione di Maria SS. al Cielo.
La mattina seguente si fecero solenni funerali alle sue spoglie; ed uno studente volle avere l’onore di recitare una funebre orazione in poco tempo composta.
Terminate le cerimonie, la buona gente di Deliceto, che accorsa era in Chiesa per un sentimento spontaneo si accalcò intorno al feretro; e chi strappò per devozione i capelli, chi si prese la berretta, chi le scarpe; insomma, chi una cosa e chi un’altra; cosicché dalla cinta in sotto restò il cadavere senza sottana.

Ciò è una prova sufficiente della stima in cui era presso tutti, come di Santo e dotto soggetto della Congregazione.
Deh! possa così ognuno morire! E nel mentre noi lo compiangiamo, adempiamo ancora alle nostre Regole e Costituzioni di suffragare i defunti.
Era vissuto in congregazione 22 anni, quando morì il 14 agosto 1856 alle ore 16,45 cioè a mezzodì dopo essere stato munito di tutti i sacramenti, dopo aver edificata tutta la Comunità di Deliceto, dove si trovava come Lettore.
Valenti medici fino all’ultimo fecero di tutto per salvarlo, ma non ci riuscirono, perché P. De Falco desiderò e pregò la Vergine SS. di morire nella sua vigilia dell’Assunzione, e la Vergine si compiacque di esaudirlo.
P. De Falco fu più volte lettore nella congregazione, e tutti edificò colla sua umiltà, ubbidienza ed osservanza regolare. (Libro delle Messe).

Il P. Savastano lo chiama profondo teologo e lettore di filosofia. (Vedi Cron. di Deliceto).
Il 16 ottobre 1855 fu socio del P. La Notte nella S. Visita dell’ex nostro collegio di Caserta.

__________________________
Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.2 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
__________________________

Ritratto del redentorista P. Cosma De Falco, originario  di Piazzolla di Nola e morto a soli 40 anni a Deliceto (FG) nel 1856.
Ritratto del redentorista P. Cosma De Falco, originario di Piazzolla di Nola e morto a soli 40 anni a Deliceto (FG) nel 1856.

_____________

Vai alla pagina delle Biografie di Redentoristi