Iannini Francesco redentorista

P. Francesco Iannini (1809-1855) – Italia.

P. Francesco Iannini (1809-1855)

Nacque in Trecchina di Basilicata e diocesi di Policastro, il dì 8 ottobre 1809.
Professò in Congregazione il 2 agosto 1828.

Fu sempre impegnato pel nostro ministero. Colpito da apoplessia da due anni, passò agli eterni riposi alle 9 italiane, di notte, del giorno 1 aprile 1855 nel collegio di Pagani.

Stava a Materdomini di stanza nel 1853, e perciò l’arcivescovo De Luca nella relazione mandata al cardinale Cosenza, scrisse così di lui:«Il P. Francesco Iannini, fornito di buona indole e pacata, trovasi da qualche tempo accidentato, ed ormai incapace di esercitare l’apostolico ministero; conta poco più di 45 anni di età».

Il P. Francesco Mautone mi scrisse da Marigliano:«Veneratissimo P. Schiavone… Conobbi in codesto collegio (di Materdomini), quando io ero studente, il P. Iannini. Era di bassa statura e di color bruno, accidentato, e trascinava a stento una gamba.

Aveva una semplicità infantile. Era molestato dalla fame; quindi come un bambino si raccomandava al nostro cuoco fratello Alfonso, dicendogli: “Fratello Alfonso, metti qualche altra cosetta nel mio piatto, perché io ho fame”.

Un giorno stavamo a tavola; e siccome era ricreazione grande, passò la pizza dolce. Il laico che serviva domandò al P. Vittoria, prefetto degli infermi: “Padre, passerò la pizza al P. Iannini?” – Gli rispose: “No, no, gli farebbe male”. – Arrivato il laico colla tavoletta, e non fermandosi al posto del P. Iannini, questi scoppiò in un dirotto pianto, e gridava come un bambino: “Dammi la pizza; voglio la pizza” – E così rimase singhiozzando. – Nel dettare queste parole, e pensando a Iannini quasi mi viene il pianto…».

Mi diceva in Aquila il P. Rettore Beniamino De Simone, che P. Iannini era stato un celebre missionario per la predica grande. Quando faceva la perorazione sembrava un vero angelo da spezzare le pietre. I cuori più duri battevano colla testa al muro.

Era, ripeto, un bambino per la semplicità; e perché, ripeto, era bruno di volto, soleva dire: Io nacqui bello, come un giacinto, al fonte, ma la nutrice quella brutta di Maratea era nera, ed io perciò son bruno di faccia».

E da tanti anni le sue ossa stanno in codesto luogo (di Materdomini)…».

Mi raccontava poi il P. Tramontano che il giorno dell’Assunta, trovandosi accidentato il P. Iannini, e non potendo dir Messa cominciò ad esclamare:«Oggi é l’Assunta, ed io non dirò Messa?. Via sù portatemi- disse ad un laico, le figure della Madonna, che voglio mettermele alle gambe. Essa la bella Signora mi farà oggi dire la S. Messa».

Difatti, si fasciò le gambe con delle immagini dell’Assunta, e subito si alzò come sano e andò in Chiesa a celebrare la S. Messa; ma dopo ricadde nello stato primiero. Vero prodigio!

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Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.2 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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Trecchina (PZ) – Odierna vista panoramica con l’edificio che fu Mucipio. Qui nacque nel 1809 il redentorista P. Francesco Iannini, che morirà a Pagani nel 1855.
Trecchina (PZ) – Odierna vista panoramica con l’edificio che fu Mucipio. Qui nacque nel 1809 il redentorista P. Francesco Iannini, che morirà a Pagani nel 1855.

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