Pregare sempre 158_14

7 Sett. di Pasqua – 7/6/14 – Sabato –
La via della croce – vigilia di Pentecoste
Vieni, Spirito Santo, consolatore perfetto…; nella fatica, riposo; nel calore, riparo; nel pianto, conforto (sequenza).

• O Spirito di Verità, fammi conoscere il tuo Verbo, « insegnami e ricordami tutto ciò che egli ha detto », illuminami, guidami, rendimi conforme a Gesù, un « alter Christus » facendomi intendere e amare la croce, comunicandomi soprattutto la sua pazienza, la sua umiltà, la sua obbedienza, rendimi partecipe della sua opera redentrice.
O Fuoco consumatore, Amore divino in persona, infiammami, bruciami, consumami, distruggi il mio io, trasformami tutta in amore, fammi giungere al nulla per possedere il Tutto, fammi pervenire alla vetta del « Monte n dove abita solo la gloria di Dio, dove tutto è pace e gaudio dello Spirito Santo. Ch’io raggiunga qui in terra ‑ attraverso la sofferenza e l’amorosa contemplazione ‑ l’unione più intima con la SS. Trinità, in attesa di venire a contemplarla svelatamente lassù in cielo nella pace, nella gioia, nella sicurezza dell’eterno convito.
(Sr. Carmela dello Spirito Santo, Scritti inediti).

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• Dove andrò, o mio Dio, e a chi ricorrerò se mi allontano dal tuo. Spirito? Non è forse il tuo spirito, o Signore, riposo nelle fatiche, sollievo nel pianto e ottimo consolatore in ogni angustia e tribolazione?…
Tu, o Santo Spirito, hai detto che a coloro che amano Dio, tutte le cose ritornano in bene; deh! ravviva la mia fede e fammi credere effettivamente a questa consolante promessa, dalla quale sorge la… speranza.
Non ti chiedo che mi liberi dalla tribolazione, ma che mi cambi la tribolazione in esercizio di vera virtù e in accrescimento di santo amore…
Fammi sentire, o dolce Ospite dell’anima, la tua benefica presenza, poiché promettesti di essere col tuo servo fedele quando egli soffre: Cum ipso sum in tribulatione (SL 90, 15)…
Ti chiedo dolce e tranquilla pazienza con la fortezza che è necessaria per soffrire senza colpa, senza lamenti, senza abbattimento di spirito, anzi con serena pace e con… merito.
Aspettando con ferma fiducia i consolanti effetti della tua infinita bontà mi riposo in pace sotto le tue ali e nelle tue mani rimetto il mio spirito, il mio corpo e tutte le mie cose, onde si adempia sempre in me il tuo volere.
(B. Elena Guerra, Invoc. e pregh. allo Spirito S. p 46‑8).

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da “Intimità divina”
Roma 1992

Mio caro Salvatore, ci hai amato troppo, soffrendo tanto per noi. Gesù mio, tu sei tutto amore con chi ti cerca. Abbraccio tutte le croci che mi manderai: povertà, persecuzioni, malattie, dolori. Liberami dal male del peccato, e poi mandami pure ogni altro male. Tutto sarà poco in confronto dei mali che tu hai sofferto per amore mio (S. Alfonso).